Durand de Huesca (Durando d'Osca) (inizio XIII secolo) e Poveri Cattolici

Nel XIII secolo un personaggio di spicco del valdismo spagnolo fu Durand de Huesca, un chierico e teologo di origine spagnola (secondo altri, invece, proveniente dal sud della Francia), coerentemente impegnato nel fustigare i costumi dei prelati corrotti ed indegni, cercando però, nel frattempo, di non cadere nell'accusa di essere simpatizzante dei boni homini o boni christiani , come si denominavano i catari. Anzi contro questi ultimi D. prese le distanze, scrivendo il Liber contra Manicheos. Tuttavia in Spagna erano tempi duri anche per i valdesi, che erano stati perseguitati per ordine del re Alfonso II di Aragona, detto il Casto (1152-1196).

Nel 1204, D. fu sollecitato a riconciliarsi con la Chiesa Cattolica, durante una disputa teologica a Pamiers, dal vescovo di Osma, Diego, che, poco dopo, sarebbe partito per una missione di evangelizzazione tra i catari della Francia Meridionale con il suo assistente, Domenico di Guzman (1170-1221), il futuro santo e fondatore dell'ordine dei domenicani.

D. accettò la riconciliazione e ne approfittò per far accettare nel 1208 il suo movimento dei Poveri Cattolici, da parte di Papa Innocenzo III (1198-1216). Lo scopo del movimento era di favorire il rientro nel Cattolicesimo dei valdesi desiderosi di essere riaccolti dall'ortodossia, ma, a parte alcuni successi parziali, come quello dell'adesione di quei valdesi lombardi, che seguivano Bernardo Primo (fondatore nel 1210 dell'ordine dei Poveri Riconciliati), la strategia di D. andò sostanzialmente fallita. Per questo insuccesso e per atteggiamenti, secondo i cattolici, ancora poco ortodossi, D. fu richiamato all'ordine in una lettera scrittagli direttamente da Papa Innocenzo III nel 1209.