Saturnino (o Saturnilo) (1° 1/2 II secolo)

Saturnino visse e predicò ad Antiochia nella prima metà del II secolo come successore di Menandro.

Prendendo spunto da un passaggio del Vangelo di Giovanni (1:18): Dio nessuno l'ha mai veduto, il Dio unigenito che è nel seno del Padre, egli ne ha parlato, S. affermò che il Padre, essendo non visibile, era sconosciuto.

Egli aveva creato un mondo di angeli ed arcangeli, dei quali sette malvagi angeli avevano, a loro volta, creato il mondo materiale e l'uomo, che era rimasto un essere strisciante, finché il Padre non gli aveva inviato una scintilla divina. Il più potente di questi angeli malvagi fu Yahweh, ed il Padre mandò in terra il Cristo per distruggerlo.

Il Cristo, però, venne in terra solo in apparenza (docetismo), per trasmetterci un concetto di salvezza, implicante la liberazione degli spiriti umani dai loro corpi, in cui sono prigionieri ed il ritorno a Dio. Saturnino, quindi, rifiutò tutto ciò che era materiale, conducendo una vita ascetica praticando l'assoluta castità ed il celibato.