Seziani (o sethiani) (II secolo)

I seziani furono i seguaci di una corrente (di cui s'ignora il nome del caposcuola) di pensiero gnostico, che attribuiva il ruolo di Salvatore a Seth, il terzo figlio di Adamo, dopo Caino ed Abele.

Le opere

Si tendono a far risalire alla gnosi seziana diversi dei testi scoperti a Nag Hammadi nel 1945, e in particolare Le tre stele di Seth, L'ipostasi degli arconti, Il Vangelo apocrifo di Giovanni ed Il Vangelo degli Egiziani.

La dottrina

I s., come molti altri gnostici, credevano che il mondo non fosse stato creato da Dio, ma dagli eoni o angeli (entità incorporee), formanti tutti insieme il Pleroma. L'ultima degli eoni, Sophia (la Saggezza) o Madre Divina, aveva generato sette figli, Ildabaot, Iao, Sabaoth, Adonai, Elohim, Astaphain e Horaios: essi avevano creato l'uomo a loro immagine e somiglianza.

Dopo che Adamo era caduto nel peccato e Caino aveva ucciso Abele, la Madre Divina aveva deciso di mandare Seth come Salvatore dotato della scintilla spirituale divina, la cui missione era di liberare l'elemento spirituale degli uomini, intrappolato nel mondo materiale. Cristo era l'ultimo discendente di Seth, o forse Seth stesso, tornato per portare la conoscenza (gnosi) della salvezza, contenuta in un libro segreto e insegnata solo agli iniziati.

Infine i s. avevano rielaborato un'originale forma di docetismo, cioè rifiutavano la dottrina che Cristo fosse stato crocefisso e che fosse risorto in senso materiale, in quanto la natura di Cristo, apparsa successivamente ai discepoli, era in realtà puro spirito.