Società unita dei credenti nel secondo avvento, o Shakers (dal 1747)

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Riunione di preghiera degli shakers con la caratteristica marcia

 

Denominazione ed etimologia

La Società unita dei credenti nel secondo avvento è più familiarmente nota con il nome di Shakers, dal verbo inglese to shake, agitarsi, inteso in senso dispregiativo come descrizione degli incontri dei S., caratterizzati da grande agitazione, tremori, urla, imitazione del verso degli animali, convulsioni, canti (il noto compositore americano Aaron Copland se n'è ispirato per la sua Appalachian Spring), danze improvvise e glossolalia (la capacità di parlare lingue sconosciute). L'etimologia del loro nome è simile a quella dei quaccheri (to quaker, tremare), ed, infatti, gli S. nacquero come gruppo separato degli stessi quaccheri, e furono inizialmente chiamati Shaking Quakers (quaccheri agitanti). Anche le denominazioni alternative della setta di Jumpers (saltatori) e Shiverers (tremolanti) danno l'idea del forte impatto che le manifestazioni d'estasi durante i riti avevano sull'immaginario popolare dell'epoca.

La storia

Gli S. nacquero, dunque, come un ramo di una comunità quacchera di Manchester, in Inghilterra, e furono influenzati dalle idee visionarie e millenariste portate in Gran Bretagna dagli esuli - i cosiddetti profeti ugonotti - in fuga dalla Francia dopo la repressione dei riformati da parte di Luigi XIV (1654-1715), che culminò con la fallita rivolta dei camisardi del 1702-1705. E' verosimile un'ulteriore influenza da parte dei convulsionari, una setta giansenista francese, caratterizzata da episodi di furore mistico.

Il gruppo fu inizialmente guidato dai coniugi James e Jane Wardley (o Wardlaw), ma diventò molto popolare solamente con l'avvento del suo vero leader Ann Lee, nota anche come Mother Ann, che entrò nel movimento nel 1758, prendendone le redini nel 1772 e decidendo nel 1774 di trasferire il gruppo in Stati Uniti, a causa delle crescenti persecuzioni in Inghilterra (ella stessa fu arrestata per ben tre volte tra il 1770 ed il 1773).

Mentre in Inghilterra il fenomeno finì ben presto nel dimenticatoio, in America esso ebbe un diverso destino dalla decisione degli S. di stabilirsi nella località disabitata di Niskeyuna (oggigiorno la cittadina di Watervliet), vicino ad Albany nello Stato di New York, e nella vicina New Lebanon, dove furono organizzate le prime due comunità S. La setta ebbe momenti molto difficili come quando nel 1780, in piena guerra d'indipendenza americana, molti adepti furono arrestati - compresa la stessa Mother Ann - con l'accusa di aiutare gli inglesi. Del resto un'origine britannica e una spiccata propensione al pacifismo, quindi il non schierarsi apertamente a favore delle truppe del generale Washington, non li faceva certo apparire in buona luce agli occhi degli americani.

Dal 1781 Mother Ann e i suoi seguaci iniziarono un'intensa attività di proselitismo nel New England, ma dovettero subire tali atti d'intolleranza, come episodi di fustigazioni e lapidazioni da parte di facinorosi, da essere costretti a rientrare a Niskeyuna nel settembre 1783.

L'8 settembre 1784 Ann Lee morì a Niskeyuna e negli anni seguenti il movimento prese il nome ufficiale di United Society of Believers in Christ's Second Appearing (Società unita dei credenti nel secondo avvento di Cristo) espandendosi negli stati statunitensi del Massachusetts, Connecticut, New Hampshire, Maine, Kentucky e Ohio. In questo periodo, dal 1787 al 1796, il leader indiscusso della setta fu il teologo Joseph Meacham (1742-1796), che organizzò i membri in una società efficiente, regolamentò le manifestazioni fisiche durante le riunioni, ipotizzò quattro periodi storici (i patriarchi dell'Antico Testamento, Mosè, Cristo e il Regno che verrà) contraddistinti da altrettante dispensazioni della Grazia di Dio, precorrendo così una dottrina cara a John Nelson Darby. Durante la gestione di Meacham le comunità divennero 11 con 2.000 membri.

Il picco massimo di diffusione fu raggiunto nel 1830 con 19 colonie e 6.000 membri, ma successivamente, nonostante un revival di sapore spiritistico nel 1837, la consistenza numerica, a causa del celibato degli adepti e del sempre minor numero delle nuove colonie e dei nuovi adepti, calò sempre più rapidamente fino in sostanza ad estinguersi: nel 1938 fu chiusa la colonia di Niskeyuna, nel 1947 quella di New Lebanon, nel 1961 morì l'ultimo adepto di sesso maschile e nel 1965 le adepte superstiti decisero di non accogliere nuovi S. nelle comunità. Oggigiorno rimangono due sole comunità S., quella (disposta, nonostante la delibera del 1961, ad una cauta apertura verso eventuali simpatizzanti esterni) di Sabbath Day Lake, nel Maine, e quella (contraria a qualsiasi contatto con l'esterno) di Canterbury, nel New Hampshire, con un totale di appena una decina di membri, tutte donne e piuttosto anziane.

La dottrina

La teologia del movimento era basata sull'idea del dualismo padre-madre di Dio, formato da una prima manifestazione - maschile - di Cristo (i S. non credevano nella Sua divinità) nelle vesti di Gesù, e una successiva -femminile - incarnata da Mother Ann.

Le quattro virtù per i S. erano la purezza virginale, una vita comunitaria cristiana, la confessione dei peccati (una cosa complessa che poteva durare anche giorni e settimane) e la separazione dal mondo peccaminoso. Essi erano millennialisti, giacché credevano che il millennio fosse imminente o addirittura che fosse iniziato nel 1747, data di fondazione della setta.

Sebbene essi facessero riferimento alla Bibbia e agli scritti di Mother Ann, i testi sacri non erano comunque così importanti per i S. rispetto ad esperienze religiose di prima mano, il cui momento principale era la riunione settimanale di preghiera, spesso comprendente, come detto nella prefazione, una marcia o danza spontanea (in cerchi circoncentrici divisi per sesso) e caratterizzata da manifestazioni d'estasi molto appariscenti. Tuttavia il punto più rilevante della dottrina di Mother Ann era la sua forte sessuofobia, derivata da una visione che la donna aveva avuto in prigione nel 1770, in cui aveva capito che la Caduta dell'Uomo nel giardino dell'Eden era derivato dal rapporto sessuale fra Adamo ed Eva, e aveva tratto la conclusione che la libidine sessuale ostacolava la diffusione del Regno di Cristo in terra.

Perciò gli adepti della setta, ricordando curiosamente le pratiche di una setta di ben 1600 anni prima - i montanisti - dovevano praticare il celibato ("in Paradiso né ci si sposa né si viene dato in sposalizio") e l'astensione sessuale e i due sessi venivano rigorosamente separati (un uomo e una donna non potevano mai rimanere insieme da soli) e controllati a vista dagli anziani. A riguardo si racconta di episodi, al limite del paranoico, come la proibizione di allevare animali domestici per non rischiare di assistere ad una loro copulazione o come quando tre ragazze furono sorprese mentre guardavano l'accoppiamento di due mosche (sic!): esse furono spogliate, frustate e costrette a fare un bagno in un torrente gelato per purificarsi!  

Ovviamente non venivano messi al mondo dei bambini, ma ne venivano eventualmente adottati, soprattutto quelli indesiderati e abbandonati dai genitori alla nascita. Inoltre chi era stato precedentemente sposato aveva un anno di tempo per scindere ogni legame matrimoniale e gli era permesso di vedere i propri figli solo una volta all'anno in presenza degli anziani. D'altra parte le donne, affrancate dal solito ruolo di madri e mogli, se non altro avevano un'importanza nella setta pari a quella degli uomini e oltretutto erano principalmente loro a provare le esperienze di trance o estasi, caratteristiche del movimento.

Le abitudini quotidiane

Oltre a questa pesante limitazione dell'individualità dei singoli, la vita quotidiana degli adepti veniva connotata anche da una estrema frugalità di vita: i vestiti erano di una semplicità spartana, tutti riposavano in dormitori comuni (si intende divisi per sesso!), i mobili da loro fabbricati erano pochi, ma di buona fattura e funzionali (oggigiorno lo stile Shaker, essenziale dei mobili in legno S. è molto apprezzato sul mercato dell'antiquariato). Infine le comunità S. furono un terreno fertile per alcune semplici e pratiche invenzioni, utili nella vita quotidiana, come le mollette da bucato, la sega circolare, l'elica a vite, o per idee commerciali come la vendita in busta di semi per il giardino.