Banyard, James (1800-1863) e The peculiar people

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Cappella della congregazione The peculiar people a Tillingham, nella contea inglese dell'Essex

 

Uno dei personaggi più singolari che si sono sviluppati nell'ambiente metodista fu il guaritore e predicatore inglese James Banyard.

Nato il 31 gennaio 1800 a Rochford, nella contea inglese dell'Essex, da una famiglia di contadini, James Banyard faceva il ciabattino, ma rimase schiavo per anni del vizio dell'alcool fino a quando, intorno al 1835/1836, la moglie Susan Garnish non riuscì a convincerlo a frequentare la locale chiesa metodista wesleyana. Qui B. rimase talmente colpito dalle parole del pastore che teneva il sermone da convertirsi ad una totale astemia e diventare lui stesso entro breve un efficace predicatore.

In seguito l'incontro decisivo con i predicatori William Bridges e Robert Aitken lo convinse ad istituire, dapprima a casa sua, e poi, nel 1837, in una vecchia officina, la sua congregazione denominata The peculiar people, un termine tratto dal Deuteronomio (14:2): Tu sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio ed il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato (Peculiar people, nella versione inglese della Bibbia, detta di Re Giacomo), fra tutti i popoli sulla terra.

Qui B. predicò alla povera gente, oltre al rifiuto del servizio militare, la guarigione divina ed il rifiuto d'ogni medicina o vaccino, sostituiti da preghiere, dall'imposizione delle mani e dall'unzione del malato, anche se questa pratica suscitò un vespaio di polemiche quando nella zona scoppiò un'epidemia di colera e ne morirono molti bambini.

Tuttavia quando nel 1855 uno dei suoi figli si ammalò gravemente, egli si rivolse ad un medico della zona, dopo essersi accertato dell'inefficacia della guarigione divina. La cosa arrivò alle orecchie dei suoi seguaci, che lo espulsero ignominiosamente dalla congregazione che lui stesso aveva fondato!

B. morì a Rochford nel 1863, ma la setta sopravvisse al suo fondatore fino alla seconda guerra mondiale, sebbene limitata in sostanza alla sola contea dell'Essex, con decine di cappelle di culto e con perfino la nomina di un vescovo, tale John Thorogood.

Successivamente il movimento è entrato in una fase calante fino alla decisione, presa nel 1956, di fondersi con un gruppo di altre chiese evangeliche indipendenti per formare l'Unione delle Chiese Evangeliche, che, a sua volta, aderisce alla Federazione Internazionale delle Chiese Evangeliche. Oggigiorno comunque il gruppo riesce ancora a mantenere in vita circa 19 cappelle per il culto, tutte situate nell'Essex.