Bar Qursos (o Cursos), Giovanni, vescovo di Tella (m. 538)

 

Nel Settembre 518, un sinodo, convocato dall'imperatore Giustino I (518-527), che desiderava la riunione delle chiese d'oriente con i cristiani occidentali, depose Severo di Antiochia, fondatore del monofisismo siriano e uno degli esponenti più in vista di questa corrente.

Anche Giovanni Bar Qursos, vescovo di Tella (in Siria) fu deposto nel 521, nell'ambito della campagna di persecuzione del monofisismo. Questa azione persecutoria stava portando alla scomparsa del movimento per mancanza di nuovi sacerdoti, ma B., a suo rischio e pericolo, si mise ad ordinare quanti più preti monofisiti possibili su un vasto territorio corrispondente agli odierni Siria, Turchia, Libano, Iraq e Armenia.

Per questa sua attività, fu ricercato per anni dai soldati dell'impero bizantino fino alla sua cattura e messa a morte, avvenuta nel 538.

B. fu anche noto come autore: scrisse un commentario al Trisagion (tre volte santo, in greco), un inno cantato nella messa secondo la liturgia orientale bizantina, equivalente al Sanctus latino.