La Chiesa d’Israele, una denominazione razzista statunitense dell’Identità Cristiana, nacque da uno scisma in ambiente mormone, e più precisamente dalla Church of Christ di Halley’s Bluff (nel Missouri), a sua volta staccatasi dalla Church of Christ (Temple Lot). Da quest’ultima negli anni ’30 si staccò, infatti, un gruppo (denominato, come molte altre confessioni mormoni, Church of Christ) ad opera di Leo Gayman e di una decina di famiglie, le quali, dopo un periodo nel Colorado, si trasferirono nel 1941 in una colonia di 511 acri a Halley’s Bluff, nella contea di Vernon, vicino a Kansas City (nel Missouri). Qui, dopo la morte di Leo colpito da un fulmine nel 1945, il suo posto fu ricoperto dal figlio Duane, il cui pensiero religioso dissentiva da quello del fratello Daniel (Dan) (n. 1937), professore di storia e preside di liceo, influenzato dall’anglo-israelismo [secondo il quale la razza bianca europea, o i bianchi inglesi (e conseguentemente i bianchi americani), sono i discendenti delle tribù perdute d'Israele] e dalle idee sabbatariane di Herbert Armstrong, fondatore della Chiesa radiofonica di Dio.
Dopo una battaglia legale nel 1973, sostanzialmente vinta da Duane che mantenne il nome della chiesa e quasi tutto il terreno originale sul quale era installata la colonia, il fratello Daniel fondò, nella vicina Schell City, una congregazione denominata Church of our Christian Heritage (Chiesa della nostra eredità cristiana), successivamente chiamata Church of Israel (Chiesa d’Israele), sito: www.gaymangate.com/.
Questa chiesa ha perso ben presto i connotati mormoni per assumerne altri di chiara impronta razzistica, con collegamenti ad organizzazioni antisemitiche e al famigerato Ku Klux Klan: ad esempio, un capo del KKK, Thomas Arthur Robb, era stato un membro del consiglio della chiesa di Gayman, oltre ad essere il fondatore di un’altra chiesa, la Christian Identity Church (Chiesa dell’identità cristiana), di Harrison, nell’Arkansas, nota per associare il solito antisemitismo ad un viscerale odio contro i neri, probabile retaggio dell’influenza del KKK.
La relativa teologia è quella ben nota delle Chiese dell’Identità Cristiana: sabbatarianismo, celebrazione di festività vetero-testamentarie, anglo-israelismo, dottrina della doppia stirpe [alla quale Gayman ha contribuito con la pubblicazione del libro The Two Seeds of Genesis (le due stirpi della Genesi)], la teoria che la razza non bianca (la “gente del fango” secondo la definizione del movimento) sarebbe subumana e senza anima, la richiesta di punire l’omosessualità con la pena capitale e di proibire i matrimoni interrazziali, la predicazione che descrive la lotta finale nell’Apocalisse (l’Armageddon) tra i Cristiani bianchi e la cospirazione internazionale ebrea.
Gayman stesso è un ideologo molto influente nell’ambito della Christian Identity , ma, indipendentemente dai suoi proclami di non condividere i metodi violenti, diverse persone, più o meno a lui collegate, si sono rese responsabili, in questi ultimi anni, di gravi crimini, come ad esempio: