Elia da Cortona (o da Assisi) (ca. 1180-1253)

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Frate Elia da Cortona

 

Elia Bonusbaro (o Bonibarone) nacque nel 1180 vicino ad Assisi, probabilmente a Bevagna, da padre bolognese (di professione materassaio) e da madre di Assisi. E. studiò a Bologna per diventare notaio e benché non fosse mai diventato un religioso, fu uno dei primi (dal 1211) compagni di San Francesco d'Assisi, che nel 1221 lo nominò vicario generale dell'ordine, avendo totale fiducia nel suo operato.

Alla morte di Francesco nel 1226, E., un uomo ambizioso che concepiva l'ideale di povertà e sacrificio del suo Maestro perlomeno come poco pratico, si dedicò completamente all'erezione della basilica dedicata al Santo in Assisi, raccogliendo soldi per quest'impresa, ma scontrandosi per questo con l'ala oltranzista degli spirituali, o zeloti, i francescani che osservavano alla lettera la Regola ed il Testamento del Santo, desiderando mantenere l'originale stile di vita, basato sulla povertà e rinuncia di ogni privilegio, predicato da Francesco.

Tra E. e gli spirituali non correva quindi buon sangue, tant'è che essi riuscirono nell'intento di farlo sfiduciare nel Maggio 1227. Tuttavia nei tre anni successivi, E. si dedicò esclusivamente al completamento della basilica, consacrata nel Maggio 1230 e, grazie alla popolarità dovuta a questa grandiosa opera, nel 1232 egli fu rieletto generale dell'ordine in un momento critico per il neo formato ordine religioso, che si era già diviso nei due filoni principali:

  • I conventuali o relaxati, il cui intento era di operare una parziale revisione in senso mitigatore della Regola dell'ordine.

  • Gli spirituali precedentemente descritti.

Il governo di E., purtroppo, fu peggio della benzina sul fuoco! Egli abusò della sua autorità, continuando a raccogliere soldi per la basilica e convento di San Francesco, facendo frustare, esiliare o imprigionare i dissidenti e ricorrendo alla scomunica, ove necessaria. Tuttavia l'opposizione interna del movimento francescano riuscì ad appellarsi a Papa Gregorio IX (1227-1241), il quale fece deporre E. nel 1239. Quest'ultimo decise allora di sposare nel 1240 la fazione ghibellina dell'imperatore Federico II, assieme al quale fu scomunicato. Per questo egli chiese perdono al Papa e fu riammesso all'ordine, salvo poi esserne nuovamente espulso e scomunicato nel 1244 da Papa Innocenzo IV (1243-1254).

Rimase dunque nella sfera d'influenza di Federico II, per il quale s'incaricò di alcune missioni diplomatiche in Oriente e mantenne, nonostante tutto, un certo prestigio presso la popolazione di Assisi, dove finì di far costruire il convento di San Francesco.

Morì a Cortona il 22 Aprile 1253, essendosi riconciliato, poco prima della morte, con la Chiesa.