Gaunilone (XI secolo)

Gaunilone era un monaco benedettino dell'abbazia di Marmoutier, vicino a Tours, nella valle della Loira in Francia.

Nel 1070 egli aveva scritto il trattato Liber pro insipiente (libro in difesa dello sciocco), contestando le prove dell'esistenza di Dio, prodotte da San Anselmo d'Aosta, arcivescovo di Canterbury (1033-1109): quest'ultimo, nel suo Proslogion, affermava che gli uomini concepiscono Dio come l'essere di cui non si può pensare nulla di maggiore e che, nel pensarLo, Egli già esiste nella mente, e quindi anche nella realtà. G., prendendo ad esempio uno sciocco che non credeva in Dio, sostenne che non si poteva dedurre l'esistenza effettiva di un'isola semplicemente dal concetto di una isola perfetta, quindi non si poteva dedurre l'esistenza di Dio meramente dal Suo concetto.

La contestazione della prova ontologica di Anselmo da parte di G. incontrò l'approvazione, due secoli dopo, di San Tommaso d'Aquino (1221-1274), che, nella sua Summa theologiae, elaborò la teoria delle cinque dimostrazioni dell'esistenza di Dio a posteriori.