Libera Intelligenza o Uomini d'Intelligenza (da metà XIV secolo)

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Hieronymus Bosch: Giardino delle delizie (particolare)

(Madrid - Museo del Prado)

Movimento eretico del XIV secolo, derivato dai Fratelli del Libero Spirito del XII secolo. Sembra che la Libera Intelligenza sia stata fondata intorno al 1350 da una donna di Bruxelles, chiamata Bloemardinne, che, come nella dottrina del Libero Spirito, affermava che si poteva raggiungere un tale stato di grazia da poter commettere qualsiasi atto senza correre il rischio di peccare, secondo il detto di San Paolo: Tutto è puro per i puri (Lettera a Tito 1,15). Alcuni autori cattolici riportarono che essi, forti di questo convincimento, si lasciavano andare soprattutto ad atti contro la morale ed, in effetti, Bloemardinne predicava una dottrina di libero amore, chiamato "amore serafico". I suoi seguaci la venerarono come una mistica e le attribuirono doti taumaturgiche anche dopo la morte.

Successivamente il movimento fu capeggiato da Guglielmo Hilderniss (o Hindernissen), un carmelitano, assieme al suo discepolo Giles Cantor. Entrambi furono processati nel 1410 da parte del vescovo di Cambrai, Pierre d'Ailly (1350-ca. 1420) e condannati alla clausura perpetua in convento. Gli atti del processo aiutano a capire di più su questo movimento: sembra che essi seguissero le profezie di Gioacchino da Fiore, ma che, contrariamente al mistico calabrese, non erano convinti dell'immediatezza dell'era dello Spirito Santo.

Rifiutavano inoltre i sacramenti, perché la morte di Gesù Cristo sulla croce rendeva inutile la Confessione e relativa assoluzione e seguivano le dottrine panteistiche d'Amaury di Béne e Davide di Dinant, affermando l'esistenza di Dio in ogni cosa e quindi considerando la Comunione superflua, giacché nell'ostia non ci sarebbe stato più presenza di Dio confrontata con qualsiasi altra cosa.

Gli Uomini d'Intelligenza, inoltre, erano convinti di essere talmente pervasi dallo Spirito Santo da poter interpretare la Bibbia come e meglio del clero ufficiale e che questo loro stato di grazia li permettesse di risorgere come esseri spirituali.

Per quanto concerne l'amore serafico, pare che le donne del gruppo non potevano rifiutarsi di avere rapporti sessuali con gli altri membri (alla faccia del serafico!), in quanto quest'atto era considerato come una preghiera (sic!). E se ci fosse stata fra loro qualcuna che si fosse rifiutata, poteva essere pure violentata.

Sotto la spinta delle persecuzioni dell'Inquisizione, nel 1418 alcuni profughi francesi della zona di Lilla e Tournai, in pratica dalla Piccardia, e per questo denominati piccardi (secondo alcuni fantasiosi autori una corruzione del termine begardi) decisero di emigrare nella Boemia hussita. Qui, secondo alcuni autori cattolici, essi si lasciarono andare ad atti contro la morale, come atti sessuali extra matrimoniali, come l'abitudine di girare nudi come Adamo ed Eva nell'Eden, e come l'uso comunitario di tutti i beni (comprese le donne). Per questo furono soprannominati Adamiti e, come loro capo si proclamò un ex predicatore hussita, dell'ala taborita, Martin Huska.

Curiosità

Secondo una discussa ipotesi (formulata dallo studioso tedesco Wilhelm Fraenger), il noto pittore fiammingo Hieronymus Bosch (1450-1516) potrebbe aver aderito a suo tempo a questo movimento o a quello del Libero Spirito. Ciò si dedurrebbe da una "lettura" simbolica di alcuni dei suoi dipinti più complessi e allucinanti, come il trittico Il giardino delle delizie, particolarmente nel suo pannello centrale.