Moon, Sun Myung (n. 1920) e Chiesa dell'Unificazione o Associazione Spirituale per l'Unificazione mondiale del Cristianesimo (ASUMC), ora Federazione delle Famiglie per la Pace e l'Unificazione Mondiale (FFWPU)

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Sun Myung Moon

I primi anni

Yong (solo negli anni ’50 egli ha cambiato il nome in Sun) Myung Moon, quintogenito degli otto figli di Kyung-yoo Moon e Kyung-gye Kim, è nato il 25 febbraio 1920 (il 6 gennaio, secondo il calendario lunare orientale) a Kwangju Shangsa-ri, un modesto villaggio vicino a Cheong-Yu, nella provincia di P’yong’an puk (nell’attuale Corea del Nord, ma allora nella Corea parte dell’impero giapponese). La sua famiglia era originariamente confuciana, poi si convertì, quando M. aveva 10 anni, alla fede cristiana presbiteriana.

A 16 anni, il 18 aprile 1936 (era il giorno di Pasqua), M. dichiarò che Gesù Cristo gli era apparso, incaricandolo di portare a termine la missione di edificare sulla terra il “perfetto regno di Dio”. M. ebbe visioni anche con gli spiriti di famosi profeti e fondatori religiosi del passato, come Abramo, Buddha, Mosé e Maometto.
Nel 1941 egli si recò a Tokyo, per studiare ingegneria elettrotecnica all’Università Waseda, ma due anni dopo fu arrestato per attività “anti-colonialiste”. Nel 1945, rientrato in patria, M. sposò la prima moglie, Sun-Kil Choe, da cui ebbe un figlio. Nell’autunno dello stesso anno M. divenne discepolo di Baek-Moon Kim, un millenarista cristiano, che credeva che la Corea fosse il moderno Israele dove sarebbe accaduto l’imminente parusia (la seconda venuta di Cristo). L’adesione alla Chiesa d’Israele di Gesù (così si denominava il gruppo di Kim) costò a M. l’espulsione dalla chiesa presbiteriana coreana nel 1948, ma molte delle idee teologiche del maestro servirono nella stesura in coreano, nel 1951-52, del suo libro The Divine Principles (I principi divini), titolo che, fra l’altro, ricorda molto da vicino quello del libro di Kim, The Divine Basic Principles (I principi basilari divini).

L’arresto nella Corea del Nord e la fondazione della Chiesa dell’Unificazione

Nel 1946, M. si recò a Pyongyang, nel Nord della Corea (paese non ancora separato politicamente dal Sud, ma controllato dalle truppe sovietiche), ospite di una missione gestita da una certa “Grandmother Park” (Nonna Park), che si riteneva la “moglie di Jehovah”. M. iniziò allora a predicare la sua dottrina, ma fu arrestato dalla polizia del regime comunista di Kim Il-Sung (1912-1994) e duramente picchiato. Dopo essersi rimesso dalle ferite, egli tornò a predicare, ma fu nuovamente catturato nel 1948 e condannato, per ragioni mai totalmente chiarite (ufficialmente per “disturbo dell’ordine sociale”), a cinque anni di lavori forzati nel famigerato campo di lavoro Tong Nee a Heung-Nam, dove i prigionieri abitualmente morivano dopo pochi mesi per le razioni alimentari volutamente insufficienti. M. riuscì in ogni modo a sopravvivere per 34 mesi fino alla sua liberazione il 14 ottobre 1950, quando il campo finì temporaneamente in mano alle truppe ONU durante la Guerra di Corea (1950-1953).

Trasferitosi in Corea del Sud nel dicembre 1950, M. dapprima costruì una modesta cappella in cartone in un campo profughi a Pusan, dove officiava le funzioni religiose, e da dove continuò a comunicare con spiriti in stato di trance.
La sua chiesa fu registrata a Seul il 1 maggio 1954, con la denominazione ufficiale di Holy Spirit Association for the Unification of World Christianity in Seoul (Associazione dello Spirito Santo per l’unificazione della Cristianità mondiale in Seul), ma questo sarà solo uno dei molteplici nomi, con i quali sarà nota la sua chiesa, più semplicemente conosciuta come Unification Church (Chiesa dell’Unificazione). M. registrò un immediato successo, convertendo diversi professori e studenti dell’Università femminile Ewha, ma le polemiche che ne seguirono (5 professori e 14 studenti furono espulsi dall’università per la loro appartenenza alla setta di M.) portarono all’arresto di M. e di cinque suoi fedelissimi, ufficialmente per essersi sottratto al servizio militare, o, secondo altre fonti, per aver praticato rituali a sfondo sessuale.

Le mogli di M. e le prime cerimonie di matrimoni in comune

Dopo la prima moglie, dalla quale divorziò nel 1955, M. ebbe una relazione con una giovane studentessa universitaria, Myung Hee Kim, che egli non sposò mai, sebbene, in alcuni testi, ella sia considerata la sua seconda moglie. La ragazza rimase incinta e nel 1954 diede alla luce un bambino, che sarebbe tragicamente morto a 13 anni in un incidente ferroviario.

L’undici aprile 1960 M. sposò la sua seconda (e attuale) moglie, Hak Ja Han (che gli diede 14 figli), con una cerimonia, che per i suoi seguaci era stata profetizzata nell’Apocalisse di Giovanni (19,7): “Rallegriamoci ed esultiamo, diamogli onore e lode, perché è venuto il momento delle nozze dell’Agnello. La sua sposa si è preparata”. La Chiesa dell’Unificazione, infatti, dà un preciso valore teologico a questa unione, affermando che, solo in seguito a questo primo matrimonio, altri unioni possono essere benedette da M. e Han, chiamati “Veri Genitori” dai membri della Chiesa e i bambini, che nascono da queste unioni, sono senza peccato: poco dopo, quindi, in due cerimonie di benedizioni distinte, furono unite dapprima 3 coppie, poi 33 coppie.

M. comunque non badava solamente agli affari religiosi della chiesa, ma con successo anche al suo business propriamente detto: dagli anni ’50-’60 egli costruì, infatti, un vero impero industriale, dapprima in Corea e Giappone poi in Stati Uniti, nei settori degli armamenti, vernici, macchinari, commercio di pesce e di tè di ginseng. Al momento del suo trasferimento in Stati Uniti nel 1971, il patrimonio di M. era valutato in 15 milioni di dollari (al valore dell’epoca).

L’attività in Stati Uniti e in Europa

Dopo il Giappone nel 1958, anche in Stati Uniti nel 1959 furono fondate missioni dei moonies (così sono stati soprannominati dalla stampa americana i seguaci di M., a cui non piace il nomignolo), soprattutto grazie alle attività di Young Oon Kim (1915-1989), una leader metodista, convertita da M., e diventata in seguito uno dei teologi più noti del gruppo, oltre ad essere la traduttrice in inglese dei Principi Divini di M.

Probabilmente, una chiave del successo in Stati Uniti della Chiesa dell’Unificazione fu il messaggio differenziato tra stato e stato: in California s’insisteva di più sui concetti utopici di pace e unità per il mondo, a New York il messaggio era più filosofico e teologico, e, infine, a Washington aveva una forte valenza politica anti-comunista, anche se poi questi messaggi contradditori provocarono rischi di scissioni interne al movimento. Verso la metà degli anni ’60, il culto di M. si diffuse anche in Europa, portato da giovani fedeli, che erano stati convertiti in USA: inizialmente si stabilirono gruppi in Germania, Austria, Spagna e Francia. In Italia la Chiesa dell’Unificazione fu fondata a Roma nel 1965, come si dirà più avanti.

M. stesso visitò due volte gli Stati Uniti negli anni ’60 fino alla decisione di trasferirvisi nel 1971: arrivato sul suolo americano, decise di lanciare una campagna di consolidamento sul territorio, aprendo sedi permanenti in tutti gli stati, mandando in giro i seguaci a raccogliere fondi, organizzando maxi raduni, come a Washington nel settembre 1976, quando 300.000 persone parteciparono alla manifestazione organizzata dalla Chiesa dell’Unificazione in occasione del bicentenario della Dichiarazione d’Indipendenza Americana. Nel 1973 fu acquistata la sede a Tarrytown (nel New Jersey), da cui M. organizzava le sue attività. Il suo viscerale anticomunismo gli valse, inoltre, il plauso della classe politica conservatrice, e, in pieno scandalo Watergate, M. organizzò manifestazioni di solidarietà per Richard Nixon (presidente 1968-1974), che lo ringraziò pubblicamente, ricevendolo alla Casa Bianca il 1 febbraio 1974. Anche successivamente, M. ha mantenuto amichevoli rapporti con diversi presidenti degli Stati Uniti di fede repubblicana, come Gerald Ford (presidente 1974-1976), Ronald Reagan (presidente 1980-1989), e George H. W. Bush senior (presidente 1989-1992), che è stato oratore in un ciclo di conferenze, organizzato dalla WFWP (vedi sigle).

Nel contempo, però, crebbero in Stati Uniti e Gran Bretagna le preoccupazioni dei genitori di molti giovani aderenti, allontanati dalle famiglie e che abbandonavano ogni legame con il precedente mondo, e fioccarono le accuse e le denunce di frode, “lavaggio del cervello”, plagio, sequestro di minori e tecniche di costrizione (privazione di cibo e sonno) per mantenere gli adepti, anche se le tecniche di reclutamento (per strada o in seminari) o mantenimento [love bomb (bomba d’affettuosità)] degli adepti non erano particolarmente differenti da simili organizzazioni religiose. M. e la sua chiesa si difesero con energia nelle aule dei tribunali, perdendo qualche causa, ma vincendone diverse.

Le sigle

Vale qui la pena di segnalare alcune sigle (l’impressionante elenco è di svariate centinaia!), dietro le quali operano società e organizzazioni collegate con M. e la Chiesa dell’Unificazione:

  • AWR, Assembly of World’s Religions (Assemblea delle religioni del mondo),
  • CARP, Collegiate Association for the Research of Principles (Associazione di studenti per la ricerca di principi),
  • CWR, Council for World Religions (Concilio per le religioni del mondo),
  • FLF, Freedom Leadership Foundation (Fondazione per la leadership della libertà),
  • ICUS, International Conference for the Unity of Sciences (Conferenza internazionale per l’unità delle scienze),
  • ICF, International Cultural Foundation (Fondazione culturale internazionale),
  • IRF, International Religious Foundation (Fondazione religiosa internazionale),
  • IFA, International Family Association (Associazione internazionale per la famiglia),
  • IFVOC, International Federation for Victory over Communism (Federazione internazionale per la vittoria sul comunismo),
  • IRFF, International Relief Friendship Foundation (Fondazione internazionale di soccorso e amicizia), nota organizzazione umanitaria riconosciuta dall’ONU.
  • PWPA, Professors Academy for World Peace (Accademia dei professori per la pace mondiale), la quale, non senza polemiche, ha acquisito il controllo della piccola Università di Bridgeport (nel Connecticut).
  • RYS, Religious Youth Service (Servizio religioso giovanile),
  • WFWP, Women’s Federation for World Peace (Federazione delle donne per la pace mondiale),
  • WMHF, World Medical Health Foundation (Fondazione mondiale per la salute medica)
  • YFWP, Youth Federation for World Peace (Federazione dei giovani per la pace mondiale)

Un discorso a parte merita la Confederation of Associations for the Unification of the Societies of the Americas (Confederazione delle associazioni per l’unificazione delle società americane), nota come CAUSA, un’associazione culturale e politica con il principale scopo l’abbattimento del comunismo nel mondo. Dopo l’effettiva caduta del Muro di Berlino nel 1989 (che fu prevista, profeticamente, in una conferenza organizzata da M. nel 1984, dal titolo La Caduta dell’Impero Sovietico), la Chiesa dell’Unificazione poté diffondersi nell’ex Unione Sovietica e nel 1990 M. stesso ebbe un colloquio privato con Mikhail Gorbaciov (n. 1931).

L’intero massiccio apparato del reverendo miliardario coreano è sostenuto da diverse testate giornalistiche e case editoriali, tutte di proprietà di M., come:

  • Il quotidiano The Washington Times
  • I periodici Currents e Insights
  • La casa editrice Paragon House
  • Le agenzie News World Communications e United Press International

L’arresto per evasione fiscale e i guai familiari

Nel 1982 M. fu arrestato per evasione fiscale, falsificazione di dichiarazioni delle tasse e falsa testimonianza, e condannato a 18 mesi di detenzione: dopo un ricorso alla Corte Suprema, egli entrò nel penitenziario federale di Danbury (nel Connecticut) nel luglio 1984 e ci rimase per 13 mesi, sebbene molti autorevoli personaggi religiosi avessero protestato contro questo metodo giudiziario, da loro definito volutamente persecutorio nei confronti delle minoranze religiose ed etniche.

Negli anni ’90, i riflettori si sono accesi nuovamente sulla setta di M. per presunti scandali, denunce (come nel 1997 in Giappone) e controversie, e soprattutto nel 1998, quando l’ex nuora, Nansook Hong, ha pubblicato un libro di denuncia su anni di abusi perpetuati su di lei da parte del figlio primogenito di M., Hyo Jin Moon, o nel 1999, quando uno dei figli di M., Young Jin, è precipitato dal 17° piano di un albergo di Reno (nel Nevada), morendo sul colpo: il caso venne archiviato come suicidio. Soprattutto il libro di Nansook Hong provocò una drastica diminuzione del numero degli adepti.

Nel 1994 due eventi: l’incontro di M. con il presidente nord coreano Kim Il Sung, proprio quello sotto il cui regime egli era stato imprigionato, e la dichiarazione della fine dell’esperienza della Chiesa dell’Unificazione con la contestuale fondazione della Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale (FFWPU).

I matrimoni di massa

Senz’altro la cerimonia più appariscente della Chiesa dell’Unificazione sono le “cerimonie di benedizione”, o matrimoni collettivi: vi partecipano migliaia di coppie, la maggior parte dei quali non si è mai incontrato prima e che paga una tariffa per questa cerimonia (il relativo indotto è la primaria voce di entrate per i “moonies”). I numeri di coloro che si sono sposati in questa maniera oscilla paurosamente dalle 30/50.000 coppie delle stime più prudenti ai 120 milioni delle statistiche interne della Chiesa.

Il caso Milingo

Il più recente caso di cronaca che coinvolge la Chiesa dell’Unificazione è senz’altro quello del famoso arcivescovo emerito di Lusaka (Zambia) ed esorcista, Monsignor Emanuel Milingo, personaggio di spicco della Chiesa Cattolica, che nel 2001 entrò nell’orbita di M. e si schierò criticamente contro la sua Chiesa per la dottrina del celibato ecclesiastico, ritenuto da Milingo la principale ragione per gli scandali (come quelli di abusi sessuali su minori) che scuotevano la Chiesa in quel periodo.

Quindi, a sorpresa, Milingo sposò il 27 maggio 2001, in una tipica cerimonia di matrimonio collettivo officiato da M. stesso, l’agopunturista coreana Maria Sung, di 43 anni, scelta come moglie per l’ex arcivescovo dallo stesso reverendo coreano. Poco dopo, Milingo fu convinto da Papa Giovanni Paolo II (1978-2005) in persona, a lasciare la moglie e setta di M., conditio sine qua non per il suo ritorno alla Chiesa cattolica, ma, dopo cinque anni di relativo silenzio, nel 2006 Milingo consumò il suo definitivo strappo da Roma, non soltanto tornando insieme alla moglie, ma anche consacrando quattro vescovi, senza l’autorizzazione del papa, cosa che gli valse la scomunica latae sententiae.

La teologia

Il culto domenicale nelle chiese di M. si basa sulla lettura della Bibbia, ma poiché il testo delle Sacre Scritture, che rimane oscuro e aperto ad interpretazioni contraddittorie, “non è la verità in sé, ma un testo che insegna la verità”, allora è necessaria una “nuova espressione della verità”, che permetta l’unificazione “della verità interiore e della verità esteriore ricercate rispettivamente dalla religione e dalla scienza” (le citazioni sono di M. stesso). Questa nuova espressione, manco a dirlo, è costituita dal Divine Principle di M., una “rivelazione” diretta di Gesù al reverendo coreano: essa è ultimamente considerata la fonte assoluta dell’autorità religiosa per i suoi adepti.

Alla base della teologia dell’Unificazione c’è poi il racconto dualistico della Caduta: secondo M., il primo intendimento di Dio è che Adamo ed Eva avessero una relazione “fraterna” fino a che avessero raggiunto la perfezione, ma Lucifero si unì carnalmente con Eva, provocando la Caduta Spirituale dell’umanità e la Caduta di Lucifero. Poi Eva ebbe una relazione sessuale con Adamo, provocando la Caduta Fisica dell’umanità. Perciò per diventare perfetti in Dio, bisogna essere uniti in un matrimonio basato sull’Amore di Dio e generare poi perfetti figli, con lo scopo ultimo di formare una famiglia senza peccato, e più genericamente un mondo senza peccato. Ciò è possibile solo con l’aiuto di un Messia, Gesù, che era un uomo perfetto senza peccato originale, ma che ha salvato il mondo solo spiritualmente, e non fisicamente: non si è sposato, non ha generato perfetti figli e non ha ottenuto la redenzione fisica. Questo compito tocca dunque al “Signore del Secondo Avvento” (o il “terzo Adamo”), nato in Corea tra il 1917 ed il 1930: tutto fa ovviamente pensare che la Chiesa dell’Unificazione alluda a M. stesso, che stranamente risulta molto evasivo sull’argomento, preferendo sottolineare che la sua missione è di proclamare la venuta di questo Secondo Messia.

La Chiesa dell'Unificazione nel mondo e in Italia

La Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale (FFWPU) (sito ufficiale www.ffwpu.org/), “erede” della Chiesa dell’Unificazione, oggigiorno ha sede a Tarrytown (New Jersey). Sul numero degli aderenti, a livello mondiale, non c’è assolutamente concordanza fra le fonti: c’è chi parla di 200.000/300.000 adepti (di cui 40.000 in USA e 50.000 in Corea), e chi moltiplica queste cifre per dieci, arrivando quindi a 2/3 milioni di fedeli, di cui 350.000 in Corea.

In Italia la setta è stata introdotta a Roma nel 1965 dalla missionaria americana Doris Walder, con una delle ennesime sigle che caratterizzano la Chiesa, vale a dire l’ASUMC (Associazione Spirituale per l’Unificazione del Mondo Cristiano), anche se in Italia le sigle precedenti sono state sostituite dalla FFWPU. M. stesso visita l’Italia tre volte e tra il 1973 ed il 1975 vengono aperte altre 9 sedi (che arrivano in totale a 12), mentre nel 1978 si inaugurano due centri di addestramento per i nuovi adepti. Il movimento stampa una propria rivista, La Nuova Era, in 120.000 copie. Sempre nel 1978 viene lanciato Home Church (Chiesa domestica), un programma di proselitismo, in cui ciascun membro a tempo pieno cura una zona di 360 famiglie, presso i quali distribuire la rivista e raccogliere fondi. Si stimano circa 1.000/1.200 aderenti italiani, di cui 300 a tempo pieno (come si è visto, un’attività molto impegnativa). Il sito italiano è www.unificazione.it.