Ridley, Nicholas (ca. 1500-1555)

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Ritratto di Nicholas Ridley

(National Potrait Gallery, Londra)

Nicholas Ridley nacque nel 1500 circa a Ridley, nella contea inglese del Northumberland da una famiglia nobile: il padre, infatti, Christopher, signore di Ridley, era un uomo di fiducia di Enrico VIII d'Inghilterra. Nicholas frequentò le migliori università, a Cambridge, Parigi e Lovanio, successivamente ritornò ad insegnare a Cambridge nel 1529.

Nel novembre 1534 R. sottoscrisse l'Atto di Supremazia, il documento con cui il re Enrico VIII aveva risposto alla scomunica papale del luglio dello stesso anno, comminata in seguito al suo divorzio da Caterina d'Aragona. Dall'anno successivo R. iniziò ad interessarsi delle dottrine della Riforma e a studiare soprattutto le opere di Ratramno di Corbie, in particolare il De Corpore et Sanguine Domini, dove il monaco francese del IX secolo aveva difeso il concetto della presenza del corpo divino di Cristo nell'Eucaristia. R. divenne in seguito amico dell'arcivescovo di Canterbury, Thomas Cranmer, che lo nominò nel 1537 suo cappellano personale e nel 1540 rettore del collegio di Pembroke Hall, a Cambridge. Sempre più sulla cresta dell'onda, nel 1541 R. fu nominato cappellano del re Enrico VIII e canonico della cattedrale di Canterbury.

Nel 1547, con la salita al trono di Edoardo VI (1547-1553), il riformismo di R. divenne ancora più accentuato: nominato vescovo di Rochester, R. partecipò al comitato, che nel 1549 fece pubblicare il Book of Common Prayer (il libro delle preghiere), compilato su richiesta di Cranmer per semplificare i libri di preghiere e di funzioni religiose in latino e risalenti al periodo medioevale.

Inoltre R. esaminò inoltre gli atti d'accusa che portarono alla deposizione degli arcivescovi cattolici di York, Stephen Gardiner (1483-1555) e di Londra Edmund Bonner (1500-1569). R. subentrò a quest'ultimo come nuovo arcivescovo di Londra nel 1550, ma nel 1553 il nuovo capovolgimento della situazione dinastica fu fatale al prelato: il 6 luglio 1553 morì infatti di tubercolosi Edoardo VI, a soli 15 anni, e dopo l'infelice avventura di Lady Jane Grey (1537-1554) cugina di Edoardo e regina per soli nove giorni (e incautamente appoggiata da R. in persona), salì al trono la cattolica Maria Tudor, figlia di quella Caterina d'Aragona, il cui ripudio aveva innestato lo scisma della Chiesa d'Inghilterra. Oltre a tutto ciò Maria decise in seguito di nominare Lord Cancelliere proprio quello Stephen Gardiner, che R. aveva fatto rimuovere dal suo incarico. Ragioni più che sufficienti per ordinare l'arresto di R., assieme a Cranmer stesso e all'ex vescovo di Worcester, Hugh Latimer, che furono rinchiusi nella torre di Londra per due anni fino alla loro definitiva condanna a morte.

Il 16 ottobre 1555 Latimer e R. furono portati per essere bruciati sullo stesso rogo: R. decise di indossare i suoi paramenti vescovili, mentre Latimer si presentò vestito più modestamente e fu quest'ultimo, più anziano, a morire per primo in maniera dignitosa ed esortando R. ad un comportamento più coraggioso.

La morte per R. fu più atroce: con le gambe quasi completamente consunte dalle fiamme, spirò solo quando il fuoco finalmente accese la polvere da sparo contenuta in una piccola botte, legata intorno al collo dei condannati per abbreviare loro le sofferenze.