Shirley Hastings, Selina, contessa di Huntingdon (1707-1791) e la Countess of Huntingdon Connexion

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La contessa di Huntingdon, Selina Shirley Hastings

 

Selina Shirley nacque il 24 agosto 1707 a Staunton Harold, una tenuta vicino a Ashby-de-la-Zouch, nella contea inglese del Leicestershire, secondogenita di Washington Shirley, 2° conte Ferrers (1677-1729) e di Mary Levinge. L'infanzia di Selina non fu felice: i genitori si separarono quando lei aveva solo sei anni e la madre si trasferì con la figlia più piccola in Francia. All'età di 21 anni, il 3 giugno 1728, S. andò sposa a Theophilus Hastings, 9° conte di Huntingdon (1696-1746), da cui ebbe cinque figli, tra i quali Francis, Elizabeth e Selina sopravvissero fino all'età adulta.

Attraverso le sorelle del conte di Huntingdon, Margaret, Anne e Frances, S. venne a contatto con le idee religiose metodiste e dal 1739 frequentò la società metodista in Fetter Lane, a Londra, ma fu solo dopo la morte del marito, avvenuta il 13 ottobre 1746, che S. si dedicò totalmente alla causa del Grande Risveglio religioso, frequentando sia John Wesley che George Whitefield. In particolare Whitefield, che S. aveva conosciuto nel 1748, poté tenere, sotto la protezione della contessa, diversi sermoni ad autorevoli membri dell'aristocrazia inglese, come Lord Chesterfield (1694-1773), Lord Bolingbroke (1678-1751), il politico e scrittore Horace Walpole (1717-1797) (che descrisse S. come la "Santa Teresa dei metodisti"!) e il filosofo David Hume (1711-1776).

Nel 1752 Whitefield fu nominato cappellano della contessa, che, aderendo alle sue idee per un metodismo che fosse favorevole al dogma della predestinazione calvinista, cercò di dare un assetto più duraturo al metodismo calvinista inglese, facendo costruire cappelle a Brighton nel 1761, a Londra e a Bath nel 1765 e a Tunbridge Wells nel 1769, e perfino aprendo nel 1768 un seminario di formazione dei nuovi ministri nella sua casa di Trevecca (oggigiorno Trefacca), vicino a Talgarth, nel Galles meridionale.

Tuttavia il tentativo della contessa di rimpinguare il movimento metodista calvinista inglese, nominando come propri cappellani un numero piuttosto elevato di sacerdoti anglicani fu stroncato dal Concistoro di Londra nel 1779: le rimase comunque la possibilità di far registrare le cappelle, da lei fondate, come luoghi di culto dissenzienti, come recitava un articolo dell'Atto di Tolleranza, la legge britannica del 1689 che dava una certa libertà di culto alle chiese dissenzienti sotto determinate condizioni, ma le alienò le simpatie di alcuni autorevoli membri del suo movimento, che non apprezzarono questo gesto di separazione dalla Chiesa Anglicana.

S. continuò ad esercitare un controllo, perfino troppo autoritario, sui propri cappellani e luoghi di culto, intervenendo personalmente nella polemica contro il risultato della Conferenza Metodista Wesleyiana del 1770, che affermò la contrarietà dei metodisti al concetto di predestinazione. Le cappelle fondate da S. crebbero fino al numero di 64 e dal 1790 furono poi la base di un'associazione, nota come Countess of Huntingdon Connexion (Connessione della contessa di Huntingdon).

S. morì a Londra il 17 giugno 1791 e la sua associazione le è sopravvissuta fino ai giorni nostri. Infatti la Countess of Huntingdon Connexion  è tuttora presente (sito ufficiale: http://www.cofhconnexion.org.uk/), soprattutto in Inghilterra sud-orientale attraverso 23 chiese locali e, mediante le missioni, in Sierra Leone.