Winchester, Elhanan (1751-1797)

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Elhanan Winchester

(dal sito www.uua.org)

I primi anni

Elhanan Winchester nacque a Brookline (chiamato allora Muddy River Village), nel Massachusetts, il 30 settembre 1751, primogenito dei sei figli del ciabattino e diacono della chiesa locale Elhanan Winchester senior e di Sarah Belcher. Pur frequentando solamente modeste scuole locali, l'eccezionale capacità mnemonica di W. gli permise di memorizzare interi brani della Bibbia e di imparare l'ebraico, il greco antico, il latino ed il francese.

Nel 1769 egli sposò Alice Rogers, la prima delle sue cinque mogli, e, sulla scia del revivalismo religioso (il primo Grande Risveglio degli anni '30 e '40 del XVIII secolo) di tipo congregazionalista, nello stesso anno entrò nella Chiesa calvinista separata di Brookline. Tuttavia questa scelta religiosa fu solo la prima di una lunga serie di un uomo tribolato, che si scontrò spesso con le comunità cui aderiva. Infatti, l'anno successivo W. si trasferì a Canterbury, nel Connecticut, dove si convertì al battismo, aderendo ad una comunità battista "aperta", cioè che accettava membri battezzati sia in infanzia che in età adulta, e nel 1771 aiutò la fondazione di una chiesa battista a Rehoboth, nel Massachusetts, di cui diventò il pastore.

Ma già nel 1772 W. si mise contro la sua stessa comunità, dichiarando a sorpresa che la comunità sarebbe diventata "chiusa", vale a dire che avrebbe accettato solo membri battezzati in età adulta. La comunità stessa lo espulse, e sebbene venisse in seguito assolto dall'accusa d'eterodossia, decise di cambiare chiesa, passando ad un'evangelica protestante. Tuttavia anche qui ci rimase poco, quando, sulla base della dottrina calvinista della predestinazione, si rifiutò di richiamare i peccatori al pentimento.

Nel 1774 W. si trasferì in una chiesa battista in Carolina del Sud, dove durante un revival nel 1779, egli convertì 100 schiavi neri. Nuovamente una sua decisione provocò ampie polemiche in un ambiente, che faceva largo uso dello schiavismo: egli riuscì lo stesso a fondare una chiesa per neri.

W. diventa universalista

Ma il turbolento W. aveva già intrapreso una nuova strada, aiutato dalla lettura di un testo fondamentale per l'Universalismo: The Everlasting Gospel (Il vangelo perenne) di Paul Siegvolk (pseudonimo del predicatore tedesco dell'inizio del XVIII secolo George Klein-Nicolai). Gradualmente W. introdusse nelle sue prediche il concetto di salvezza universale e alla fine del 1779, ritornò dalla Carolina del Sud al suo paese natale, Brookline, e, spostandosi verso Nord, predicò i concetti universalisti di Siegvolk lungo tutto il percorso. Non rimase molto a lungo a Brookline, accettando invece il posto di pastore alla First Baptist Church di Philadelphia, ma intriso com'era di concetti universalisti, rinforzati oltretutto dall'amicizia con il medico e mistico francese Georges de Benneville (1703-1793), fu sfiduciato da una minoranza molto aggressiva dei frequentatori della chiesa all'inizio del 1781. A questo punto egli ruppe gli indugi e, con l'aiuto dei suoi fedeli, fondò la Società dei Battisti Universali a Philadelphia.

Nel 1784 John Murray visitò questa prima società universalista di Philadelphia, conoscendo anche W., con il quale non divenne mai molto amico, poiché i due erano divisi dalla diversa visione sulla riconciliazione con Dio alla fine dei giorni (per Murray la felicità eterna dipendeva dalla stessa riconciliazione, mentre per W., tutti sarebbero stati dapprima puniti per i loro peccati). Comunque ambedue parteciparono, nel settembre 1785, alla prima Convenzione Generale Universalista, che si tenne ad Oxford, nel Massachusetts: in questo convegno fu adottato il nome ufficiale di Universalisti o Società Cristiana Indipendente. Nel 1790 le varie società universaliste di Philadelphia, riorganizzate da Murray, si fusero in un unico organismo, che si diede una professione di fede ed una forma di governo delle chiese.

Il viaggio in Inghilterra e la morte

W. non era presente perché aveva intrapreso nel 1787 un viaggio in Inghilterra per predicare le sue idee universaliste. Ci rimase per sette anni, fino al 1794, e riuscì a fondare una congregazione battista universale a Bishopgate, a Londra. Qui conobbe diverse figure dell'eterodossia londinese, tra cui Richard Price (1723-1791) e Joseph Priestley (1733-1804), e scrisse il suo lavoro più importante The Universal Restoration, exhibited in Four Dialogues between a Minister and his Friend (La restaurazione universale, spiegata in quattro dialoghi tra un ministro e il suo amico), pubblicato nel 1788 con il nome accorciato di Dialogues on the Universal Restoration (Dialoghi sulla restaurazione universale). Per restaurazione s'intendeva la riconciliazione con Dio dopo la morte.

Rientrò in Stati Uniti nel 1794 ed organizzò immediatamente un tour attraverso gli stati del Massachusetts, Rhode Island, Connecticut e New Hampshire. Nel 1795-96 egli ritornò alla sua congregazione originaria, dove spartì la gestione della comunità con l'unitariano Joseph Priestley, che nel 1794 era emigrato in America dopo la devastazione della sua casa e laboratorio a Birmingham da parte di teppisti anti-unitariani nel 1791.

Tuttavia, nel 1796, i problemi di salute di W. iniziarono a prendere il sopravvento: egli soffrì per un'emorragia polmonare. L'anno successivo, sentendosi meglio intraprese un viaggio a New York e a Hartford, nel Connecticut, ma in quest'ultima città si ammalò seriamente, morendovi il 18 aprile 1797 a soli 46 anni.