Bodenstein, Andreas Rudolf, detto Karlstadt o Carlostadio (ca. 1480-1541) e Sagramentari

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Andreas Rudolf Bodenstein

 

Andreas Rudolf Bodenstein (nome umanistico: Carlostadio dalla città natale), figlio del cantiniere Peter (o Rudolf) Bodenstein e di Anna von Mochau, nacque nel 1480 ca. a Karlstadt, nella Bassa Franconia. Egli studiò alle Università di Erfurt, Colonia e, dal 1504, di Wittenberg, laureandosi in teologia nel 1510 (anno nel quale fu ordinato sacerdote) e in diritto a Roma nel 1516. Durante quest'ultimo viaggio, B. ebbe una profonda crisi religiosa, convincendosi sempre più dell'inutilità della volontà umana contrapposta alla predestinazione.

Aderì abbastanza presto al luteranesimo, diventando amico del suo collega (ambedue erano docenti a Wittenberg) Martin Lutero, assieme al quale sostenne le ragioni dei Protestanti nella disputa con il teologo Johann Eck (1486-1543) a Lipsia nel 1519. Intervenne inoltre a favore della Riforma anche in Danimarca alla corte del re Cristiano II (1513-1523), nipote di Federico III di Sassonia, detto il Saggio (1486-1525).

Nel 1521 Lutero fu messo al sicuro da Federico di Sassonia nella rocca di Wartburg mediante un finto rapimento, in seguito all'editto di Worms del 8 Maggio, che condannava  e ordinava il rogo dei suoi scritti. Qui Lutero rimase per 10 mesi, scrivendo diverse opere e lavorando sulla traduzione del Nuovo Testamento in tedesco. Ma, in sua assenza, fu B. a distinguersi per il suo estremismo: mettendosi alla testa di un movimento, detto dei Sagramentari, egli fece distruggere le immagini sacre, abolire le messe private, la musica sacra e gli abati talari. Fu il primo riformatore a celebrare la messa in tedesco senza paramenti o canone e facendo comunicare i fedeli sotto ambedue le forme. Oltretutto B. rifiutò il battesimo dei bambini e negò la presenza reale di Gesù Cristo nell'eucaristia. Nello stesso periodo sposò la figlia di un nobile caduto in povertà.

Nel Marzo 1522 Lutero, travestito da cavaliere, si decise di ricomparire in pubblico per bloccare questi estremismi di B. e dei cosiddetti "Profeti di Zwickau", Nicholas Storch e Markus Stübner, radicali fanatici detti abecedariani, che volevano eliminare tutti i preti e fondare il regno di Dio in terra. Essi erano stati espulsi da Zwickau, quindi si erano recati a Wittenberg per fare proselitismo.

In seguito B. divenne parroco di Orlamünde, in Sassonia, ma, applicando i suoi principi precedentemente descritti, entrò in polemica con Lutero scrivendo nel 1523 la sua opera Dell'abbattimento delle immagini , alla quale Lutero rispose l'anno dopo, coinvolgendo anche i profeti di Zwickau, con la sua Contro i profeti celesti. Per Lutero B. era un provocatore troppo pericoloso per rimanere al proprio posto ed oltretutto era pure sospettato di fare combutta con l'ultraradicale Thomas Müntzer, perciò nel 1524 Lutero riuscì a convincere Federico di Sassonia a fare bandire dai territori del principato B., che perse anche la cattedra a Wittenberg.

Iniziò, a questo punto, una serie di peregrinazioni, che lo portò in giro per la Germania, passando da Zwickau e Strasburgo, da dove fu espulso, per arrivare in Svizzera, a Zurigo. Qui fu accolto nel 1530 da Ulrich Zwingli, riformatore, che, come B., negava la presenza di Gesù nell'eucaristia. Grazie ai buoni uffici di Zwingli, B. divenne pastore e cappellano dell'ospedale e consigliere della città. Ma dopo la morte di Zwingli nella battaglia di Kappel del 1531 contro i cantoni cattolici, B. dovette emigrare ad Altstätten, nella Svizzera nord-orientale, dove fu pastore fino al 1532. Infine nel 1534 egli fu chiamato da Heinrich Bullinger ad diventare professore di teologia all'Università di Basilea, e qui rimase fino alla sua morte avvenuta il 24 Dicembre 1541.