Bray (o Brés), Guy (Guido) de (1522-1567) ed il calvinismo nei Paesi Bassi

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Guy de Bray in prigione

La vita

Guy (Guido) de Bray (o Brés), il fondatore della Chiesa calvinista olandese, nacque da una famiglia di artigiani a Mons in Belgio nel 1522 e intorno al 1555 si iniziò l'attività di predicatore autodidatta nella zona della città di Lilla, continuando l'opera di apostolato iniziato dal domenicano, poi convertito al calvinismo, Pierre Brully (Peter Brullius), predicatore a Tournai e a Valenciennes, e giustiziato dai cattolici nel 1545. In seguito alle persecuzioni da parte degli spagnoli, B. riparò a Ginevra, dove studiò teologia e intorno al 1560 ritornò nei Paesi Bassi, predicando ad Anversa ed a Tournai.

L'azione di conversione alla Riforma nella zona fu molto efficace, soprattutto nelle città sopramenzionate, dove era fiorente l'industria tessile, e nella zona costiera (ad Anversa e nella Frisia). Capo della Chiesa riformata a Tournai, B. diventò ben presto il ministro generale dei calvinisti dei Paesi Bassi. Nel 1561 egli elaborò la Confessio Belgica, diventato testo ufficiale della Chiesa riformata olandese dopo il sinodo di Emden del 1571, approvato da Calvino e De Bèze e pubblicato in vallone nel 1561 stesso ed in fiammingo nell'anno successivo. La Confessio fu redatta sulla falsariga della Confessio Gallicana francese e delle Ordonnances ecclésiastiques (Ordinanze ecclesiastiche), scritte da Calvino e Farel, ma B. introdusse degli elementi di maggiore democrazia, come, ad esempio, l'elezione dei pastori, diaconi e anziani da parte dei fedeli.

B. morì a Valenciennes nel 1567, giustiziato dalle truppe cattoliche dopo la presa della città.

Il calvinismo nei Paesi Bassi (XVI secolo)

L'episodio della morte di B. s'inserisce nella lotta religiosa e d'indipendenza politica dei Paesi Bassi (Olanda e Belgio odierni) contro la dominazione cattolica spagnola, rappresentata dall'intransigente re Filippo II (1556-1598), che aveva nominato reggente della zona la sorellastra Margherita di Parma (reggente: 1559-1567). Il governo dispotico di Margherita fu contrastato dai nobili locali, capitanati dal principe Guglielmo di Nassau-Orange (1533-1584), detto il Taciturno, cattolico fino alla sua conversione al calvinismo nel 1573.

Il 5 aprile 1566 quattrocento nobili fiamminghi e valloni si presentarono davanti alla reggente, volutamente in vestiti cenciosi come simbolo dei bisogni dei loro connazionali, ma furono scherniti e soprannominati gueux (pidocchi): da quell'epiteto prese il nome del movimento di resistenza alla dominazione spagnola e la immediata rivolta popolare, che ne scaturì.

Filippo II sostituì allora la sorella, inviando nelle Fiandre il tristemente noto Fernando Alvarez de Toledo (ca.1507-1582), duca d'Alba, che, con un esercito di 20.000 soldati, mise a ferro e fuoco la regione, uccidendo più di 17.000 protestanti e facendo emigrare più di 100.000 persone in Inghilterra, Germania e Svizzera. Lo stesso B. morì, come detto, nel 1567 a Valenciennes. Tali furono le atrocità compiute dai soldati del duca d'Alba, come i massacri della popolazione di Malines e di Haarlem, che le proteste degli stessi cattolici furono vibrate.

La resistenza, organizzata da Guglielmo di Nassau-Orange, ebbe qualche appoggio straniero, sia dall'Inghilterra di Elisabetta I, che dalla Francia, sotto l'influenza dell'ammiraglio calvinista Gaspard de Coligny (1519-1572), il cui prestigio e influenza a corte era tale da convincere il re Carlo IX (1560-1574) ad aiutare gli olandesi nella loro lotta per la libertà contro gli spagnoli. Purtroppo l'aiuto francese terminò con l'episodio del massacro degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo (23 agosto 1572), ma l'azione combinata delle truppe di Guglielmo e delle navi ribelli dei pidocchi del mare, e le sollevazione popolari delle città del nord ebbero la meglio nel 1576, con la pacificazione di Gand e la richiesta di ritiro delle truppe spagnole.

Tuttavia quello che sembrò il trionfo di Guglielmo si trasformò solamente in una parziale vittoria: nonostante i proclami della pace di Anversa del 1578 per un paese multireligioso, già nel 1578 stesso nelle province settentrionali, le Province Unite (la futura Olanda), i calvinisti presero il potere con la forza, mentre le province meridionali (l'odierno Belgio), attraverso l'Unione di Arras, dal 1579 si riconciliarono con Filippo II e rimasero cattoliche.

Guglielmo fu assassinato in Delft da un tale Balthasar Gerards per ordine di Filippo II nel 1584 e nel 1609 le Province Unite furono riconosciute come repubblica indipendente dalla Spagna, ma la pace definitiva arrivò solo nel 1648 con il trattato di Westphalia alla fine della cosiddetta "guerra degli ottant'anni", contraddistinta da frequenti capovolgimenti di fronte. Ma oramai già dal 1598 era avvenuto il disimpegno ufficiale della Spagna nella regione: Filippo II aveva ceduto i Paesi Bassi al genero arciduca Alberto (1598-1621) e alla morte dell'ultimo arciduca, Ferdinando (1634-1641), anche le province meridionali cattoliche divennero parte dell'Olanda.

Il calvinismo in Olanda nei secoli successivi

Mentre gli emigranti olandesi portarono la fede riformata in America, fondando nel 1628 la Reformed Dutch Church (Chiesa riformata olandese), in Olanda si consolidarono le Chiese riformate calviniste (Gereformeerde Kerken) fino al 1816, data nella quale il re Guglielmo I di Nassau-Orange (1814-1840) riorganizzò la Chiesa come Nederlandse Hervormde Kerk (NKC, Chiesa riorganizzata olandese) con una struttura più gerarchica.

Tuttavia questo diede luogo ad una serie di scissioni: nel 1834 la separazione della Christelijke Afgescheiden Kerk (Chiesa cristiana separata) e della Gereformeerde Kerk onder het Kruis (Chiesa riformata sotto la Croce), nel 1841 della Chiesa fondata dal reverendo Ledeboer e nel 1886 della Doleantie (Afflizione) del Dr. Abraham Kuyper.

La maggior parte di queste denominazioni riformate confluì, in varie fasi, nella Gereformeerde Kerken in Nederland (GKN, Chiese riformate in Olanda), fondata nel 1892, mentre le rimanenti chiese decisero di aggregarsi nelle Gereformeerde Gemeenten (Congregazioni riformate) nel 1907.

L'ultima scissione avvenne alla fine della seconda guerra mondiale con la separazione dalla GKN della GKN Vrijgemaakt (liberate)(GKN-v) [sito web (in olandese): http://www.gkv.nl/main.asp?].

Ma finalmente, dopo tante scissioni, sta avendo luogo dal 1997 un importante riaccorpamento: le due organizzazioni più grosse, la NKC (1,9 milioni di fedeli), la GKN (660.000 fedeli), assieme alla piccola chiesa luterana olandese ELC (15.000 fedeli) hanno deciso di unirsi nel 2004 nella PCN (Chiesa protestante in Olanda) (sito web: http://www.unitingprotestantchurches.nl/).