Leutard (o Liutardo), contadino di Châlons-sur-Marne (XI secolo)

Leutard era un contadino, nato nel villaggio di Vertus, nella diocesi di Châlons-sur-Marne (regione della Champagne), il quale nell'anno 1004 abbandonò la moglie per predicare la castità, la povertà, il disprezzo dell'autorità ecclesiastica, il rifiuto di pagare le decime e il rigetto di parti della Bibbia.

Secondo il cronista e monaco della Borgogna, Rodolfo il Glabro, a L. era venuta un'improvvisa ispirazione in seguito ad un sogno premonitore ed aveva iniziato a farsi notare con gesti clamorosi, come ad esempio spezzare pubblicamente una croce in una chiesa. Si dedicò, come detto, alla predicazione, attraendo un discreto seguito, soprattutto fra le classi più povere.

Ma la Chiesa ufficiale, preoccupata dal fenomeno, lo fece convocare dall'anziano vescovo Gebuino di Châlons, il quale lo interrogò e ovviamente fu in grado di confutare facilmente le confuse idee di questo contadino analfabeta. L. fu dichiarato insano di mente e dalla vergogna di essere stato sbugiardato e poi abbandonato dai suoi seguaci, egli si tolse la vita, gettandosi in un pozzo.

L. fa parte di quella schiera di eretici del XI secolo, alla quale alcuni autori, sebbene senza prove certe, fanno risalire il passaggio tra bogomilismo e catarismo in Europa occidentale. Nel caso di L., il disprezzo della croce, la castità ed il rifiuto dell'Antico Testamento sembrerebbero, effettivamente, pensare ad un'influenza bogomila.