Blavatsky, Helena Petrovna (1831-1891) e teosofia

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Helena Petrovna Blavatsky

 

Definizione di teosofia

La teosofia (letteralmente "conoscenza di Dio") è il sistema di pensiero che tende alla conoscenza intuitiva del divino. Essa è sempre stata presente nella cultura indiana, mentre nell'occidente è rintracciabile negli scritti di Platone (427-347 a.C.), dei neo-platonici, come Plotino (204-270), e dei mistici Jacob Boehme ed Emmanuel Swedenborg. Tuttavia la moderna versione ha preso le forme della Società Teosofica, un movimento mistico, esoterico, spirituale e gnostico, fondato nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky, più nota come Madame Blavatsky.

I primi anni

Helena Petrovna von Hahn nacque il 12 agosto 1831 (31 luglio, secondo il vecchio calendario ortodosso) ad Ekaterinoslav, nell'impero russo (oggigiorno Dnepropetrovsk, in Ucraina). Helena era la primogenita del colonnello (di discendenza prussiana) Peter Alexeivich von Hahn von Rotternstern (1798-1873), comandante dell'artiglieria imperiale russa, e della moglie, la romanziera (soprannominata la "George Sand russa") Helena Andreyevna Fadeyeva (1814-1842), che morì di tubercolosi all'età di 28 anni, lasciando tre orfani: Helena, la sorella Vera (1835-1896, che sarebbe diventata una scrittrice come la madre) e il fratello Leonida. Stanti gli impegni militari del padre, B. fu allevata dai nonni materni, Andrey Mihalovich de Fadeyev (1789-1867), governatore civile di Saratov (città sul Volga), e la moglie, la principessa Helena Pavlovna Dolgorukov (1789-1860), due persone di notevole cultura: il nonno appassionato di occultismo e alchimia, la nonna di scienze naturali e archeologia. A sua volta, la giovane Helena, che era ribelle e anticonformista, mostrò una certa predisposizione per i poteri soprannaturali.

All'età di neanche 17 anni, il 7 luglio 1848, Helena fu data in sposa al Vice Governatore della provincia di Erivan, Nikifor Vassilyevich Blavatsky (1809-ca. 1880), ben 22 anni più vecchio di lei, ma, solo tre mesi dopo, B. fuggì a Tiflis dal nonno, che la spedì dal padre a San Pietroburgo: la giovane non ci arrivò mai, preferendo una romantica fuga con lo skipper di un veliero inglese in rotta verso Costantinopoli.

Nei venticinque anni successivi, B. viaggiò moltissimo, visitando Turchia, Grecia, Egitto, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Messico, America meridionale, Sud Africa, Ceylon, India, Tibet (più volte), Giappone, Cina, Francia, Germania, i Balcani, Cipro, Siria e Italia [qui B. raccontò di aver combattuto a fianco di Giuseppe Garibaldi (1807-1882) nella battaglia di Mentana contro le truppe papaline nel 1867]!

In questi viaggi ella sviluppò profonde esperienze psichiche ed esoteriche [in particolare venne a contatto con iniziati e con i "Maestri segreti", come i "mahatma" Morya (indiano) e Koot Hoomi (tibetano)] ed umane [si dice che abbia avuto diversi amori (circostanza decisamente negata da altre fonti) e perfino un figlio dal cantante lirico Agardi Metrovich (m. 1871)].

Fondazione della Società Teosofica in USA

Nel luglio 1873 B. emigrò in Stati Uniti, sbarcando a New York e nell'ottobre 1874 conobbe l'avvocato, giornalista e colonnello (aveva combattuto nella Guerra Civile tra le fila unioniste) Henry Steel Olcott (1832-1907), appassionato di spiritismo e che divenne il suo cosiddetto "gemello teosofico".

Con Olcott e con William Quan Judge (1851-1896), B. decise il 7 settembre 1875 (anno del suo secondo matrimonio, fallito dopo pochi mesi, con Michael Betanelly) di fondare la Società Teosofica (la data ufficiale è però il 17 novembre). Il programma della Società, ispirato alle dottrine orientali dell'induismo e del buddismo, era riassunto nei seguenti tre scopi:

  • Formare un nucleo di fratellanza universale dell'Umanità, senza distinzione di razza, credo, sesso, casta o colore,

  • Incoraggiare lo studio comparato di religioni, filosofie e scienze,

  • Investigare le leggi inesplicabili della natura e dei poteri latenti nell'uomo.

La dottrina della neonata Società fu consolidata poi dalla pubblicazione - nel 1877 - della monumentale opera della B. Isis Unveiled, a master key to the mysteries of ancient and modern science and theology (Iside Svelata, una chiave fondamentale ai misteri della scienza e teologia antica e moderna), seguita nel 1888 dal lavoro The Secret Doctrine, the synthesis of Science, Religion and Philosophy (La dottrina segreta, sintesi di scienza, religione e filosofia).

B. in India

Nel 1878, poco dopo esser stata naturalizzata cittadina americana, B., assieme ad Olcott (che vi si recava per una missione commerciale), partì per l'India, dove i due posero la sede centrale della loro Società dapprima a Bombay, poi, dal maggio 1882, ad Adyar, vicino a Madras, dove tuttora opera il quartiere generale mondiale del movimento. Nel frattempo (1880) essi si erano ufficialmente convertiti al buddismo a Ceylon e si erano lasciati andare a dichiarazioni, riprese con scalpore dalla stampa occidentale, sulla superiorità delle religioni indiane sul Cristianesimo.

Negli anni successivi la Società Teosofica ebbe un notevole sviluppo, grazie anche al giornalista e scrittore Alfred Percy Sinnett (1840-1921), il quale pubblicò lo scambio di corrispondenza tra B. e i suoi due mahatma, che avveniva sotto forma di lettere che si "materializzavano" misteriosamente. Questo fatto fu però la base di una successiva campagna diffamatoria all'interno della sua società, quando due ex-adepti, i coniugi Alexis ed Emma Coulomb, dichiararono di essere loro gli autori delle lettere da far materializzare. Le dichiarazioni dei Coulomb furono riprese e amplificate dalla Società di Ricerche Psichiche a Londra, che stillò un rapporto molto negativo, con un effetto immediato alquanto dannoso sulla Società Teosofica. Tuttavia, alla lunga, la costante diffusione delle idee della B. non sembrò risentirne più di tanto, soprattutto in Stati Uniti e in Gran Bretagna.

La morte di B. e la scissione in USA del movimento

Nel 1885, anche in seguito ad un raffreddamento dei rapporti con Olcott, B. lasciò per sempre l'India per trasferirsi in Europa e lavorare sul suo secondo libro La dottrina segreta: dopo aver brevemente soggiornato in Italia, Germania e Belgio, B. pose la sua residenza a Londra, dove nel 1888 fondò la sezione (o scuola) esoterica della Società Teosofica, per la quale pubblicò diversi libri d'approfondimento sulla sua filosofia. Ormai da tempo sofferente per affezioni cardiache e renali, B. morì l'otto maggio 1891 per le complicanze in seguito ad un attacco d'influenza. Questo giorno viene tuttora celebrato dai teosofici di tutto il mondo come il Giorno del Loto Bianco.

Il momento più difficile per i teosofici fu però poco dopo la morte della fondatrice, nel 1895, quando William Quan Judge, per dissidi con Olcott, separò la filiale di New York (la più numerosa) della Società fondando a Pasadena, in California, un'omonima Società Teosofica. Questa si sarebbe particolarmente sviluppata grazie all'opera della medium Katherine Tingley (1847-1929), nota come Purple Mother (Madre viola), che fu la vera leader dopo la sua morte di Judge nel 1896 e che fondò la comunità teosofica di Point Loma, in California, ma la morte di Judge provocò un'ulteriore scissione con la formazione dell'United Lodge of Theosophists (Loggia unita dei teosofici), con sede in Los Angeles (sito http://www.ult.org) e una certa presenza in Italia, a Roma, Perugia e Tivoli.

La presidenza di Annie Wood Besant (1847-1933)

A sua volta, Olcott, nel tentativo di ricostituire la futura leadership della Società, affidò nel 1907 (in base ad istruzioni "dettate" dai Maestri segreti) la presidenza alla scrittrice inglese Annie Wood Besant.

Annie Wood, nata il primo ottobre 1847 a Clapham, un sobborgo di Londra, sposata e divorziata dal prelato anglicano Frank Besant, era una nota attivista dei diritti delle donne, oltre ad essere una "libera pensatrice", una scrittrice e un'efficace oratrice. Nel 1889, dopo aver letto La dottrina sacra, che avrebbe dovuto recensire, si convertì alla Teosofia, diventando uno dei membri più influenti per le sue attività umanitarie e fu popolarissima in India per l'appoggio alla causa dell'indipendenza dalla Gran Bretagna [conobbe e fu apprezzata perfino dal Mahatma Gandhi (1869-1948), che si accostò agli scritti religiosi dell'antica India, grazie ai suoi contatti londinesi nella Società Teosofica]. Questa popolarità fu però offuscata dal criticato rapporto di Besant con il discusso sacerdote anglicano Charles Webster Leadbeater (1847-1934), un mistico chiaroveggente, oltre che esperto di buddismo: nonostante che egli abbia formato con la Besant, la seconda generazione (dopo B. e Olcott) dei "gemelli teosofici", le ripetute accuse d'immoralità e omosessualità portarono alla sua espulsione dalla Società nel 1906, salvo poi rientrare nel 1908 dopo l'elezione di Besant alla presidenza.

Contrariamente a B. e soprattutto ad Olcott, che aveva svolto un'intensa attività in Ceylon, Besant e Leadbeater (che influenzò in senso teosofico la Chiesa Cattolica Liberale, di cui diventò vescovo nel 1916) decisero di concentrare gli sforzi della Società nell'India centrale (vale a dire vicino alla sede di Adyar).

Qui, nel 1909, Leadbeater scoprì l'indiano quattordicenne Jiddu Krishnamurti (1895-1986), che l'inglese riteneva l'incarnazione (avatar) del futuro Messia e Maestro Mondiale. Fu perfino creato un'associazione ad hoc per coordinare i suoi seguaci, denominata Ordine della Stella dell'Est, ma - a sorpresa - nel 1929 Krishnamurti abdicò dal suo ruolo di Messia e nel 1930 si dimise dalla Società Teosofica per perseguire una propria individuale ricerca della Verità, lontana da organizzazioni, sette o religioni: sarebbe diventato un apprezzato filosofo, educatore e maestro spirituale. Oggi tre fondazioni a suo nome portano avanti i suoi insegnamenti in India (http://www.kfionline.org/), Inghilterra (http://www.kfoundation.org/) e Stati Uniti (http://www.kfa.org).

Il colpo fu gravissimo per i teosofici, che persero un terzo dei loro membri, già scossi per "incidenti di percorso", come la fuoriuscita nel 1909 di Rudolf Steiner, che non aveva accettato la figura di Krishnamurti come Messia e che fondò in seguito la Società Antroposofica; la condanna papale nel 1919, come "dottrina inconciliabile" con la fede Cattolica, e l'espulsione nel 1920 dei coniugi Foster Bailey (1888-1977) e Alice LaTrobe Bateman (1880-1949). Soprattutto quest'ultima, che asseriva di avere contatti con un Maestro, denominato il "Tibetano" (da alcuni identificato con Dywal Khul, di parlava la B.), ebbe un forte influsso sugli ambienti teosofici e sul successivo movimento New Age. Da lei originano diversi gruppi, come la Scuola Arcana e la consociata Associazione dei Triangoli e della Buona Volontà mondiale (sito http://www.lucistrust.org), presente anche in Italia.

Tornando alla Besant, ella stessa, pur rimanendo in buoni rapporti personali con Krishnamurti, entrò in crisi per la decisione dell'amico indiano: la presidentessa morì il 20 settembre 1933 in Adyar, seguita l'anno successivo dal suo discusso "gemello" Leadbeater.

La Società Teosofica oggigiorno e in Italia

Attualmente la Società Teosofica conta circa 30.000 membri, di cui 11.000 abitano in India. Il sito ufficiale (in italiano) è http://www.teosofica.org/it/.

Il pensiero teosofico ha influenzato molti artisti, come ad esempio i pittori Vassilij Kandiskij (1866-1944), Arthur Dove (1880-1946) e Piet Mondrian (1872-1944), gli scrittori Franz Kafka (1883-1924), William Butler Yeats (1865-1939), James Joyce (1882-1941), Thomas Stearns Eliot (1888-1965) e Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), il musicista Aleksandr Skrjabin (1872-1915). Inoltre la Teosofia aiutò a diffondere in occidente pratiche e religioni orientali, come il buddismo e la fede baha'i, e tuttora ha una notevole influenza, attraverso la già citata Alice LaTrobe Bateman Bailey, sul pensiero New Age.

In Italia la Società Teosofica sbarcò nel 1891 a Milano, e l'anno successivo a Roma, estendendosi in diverse città con la fondazione di gruppi denominati logge, un termine caratteristico della massoneria. Quest'ultima ha, infatti, influenzato, in vario modo, lo sviluppo della Società Teosofica: sia la B. che la Besant ne furono iniziate nientedimeno che da Giuseppe Garibaldi (all'epoca Gran Maestro dell'Ordine di Memphis Misraim), Leadbeater ha inserito elementi massonici nei rituali teosofici, e infine si segnalano alcuni aderenti, che erano anche massoni, come l'esoterista Arturo Reghini (1878-1946).

Tra le altre personalità teosofiche italiane, o simpatizzanti della Società, dell'epoca si possono inoltre citare la pedagoga Maria Montessori (1870-1952), il poeta Arturo Onofri (1887-1941), i filosofi Julius Evola (1898-1974) ed Adriano Tilgher (1887-1941) e l'orientalista Giuseppe Tucci (1894-1984).

Oggi la Società Teosofica (ente morale dal 1980) è organizzata in Italia con una sede centrale a Vicenza, e 52 logge per un totale di 1.250 membri.

La dottrina

La teosofia ha rappresentato un vero momento di rottura con le tradizioni religiose che dominavano precedentemente in occidente, e ha permesso a molte filosofie e religioni indiane di divenire negli anni molto popolari in Europa e Stati Uniti.

A parte i tre obiettivi precedentemente descritti (fratellanza universale, studio comparato delle religioni e investigazione delle leggi inesplicabili della natura) ed alcune pratiche come il vegetarianismo e lo sviluppo delle facoltà paranormali, la dottrina della Società Teosofica è contenuta nei due principali libri della B., Iside svelata e La dottrina segreta, e si riassume nei seguenti punti:

  • Coscienza universale ed individuale: gli eventi accadono per leggi che soggiacciono ad un Paradigma Universale (paragonabile al concetto di Dio, o di Logos, detto del Sole o cosmico), che impregna tutto di coscienza.

  • Gnosticismo dualista (coscienza e materia): gli esseri umani hanno un proprio "se stesso più elevato" divino ed immortale, cui possono rivolgersi con la preghiera, ma essi devono operare per collegare la propria natura con quella divina, altrimenti periranno (principio della negazione dell'immortalità personale).

  • Reincarnazione e trasmigrazione dell'anima: concetto preso dall'esoterismo buddista con la variante che i teosofici non credono nella regressione, cioè l'uomo non può reincarnarsi in un animale o in una pianta. Egli dovrà invece reincarnarsi almeno ottocento (sic!) volte, secondo un disegno determinato dal Karma, il ciclo del destino.

  • Concezione settenaria dell'universo, dell'uomo e della civiltà umana: gli elementi essenziali sono monadi che discendono attraverso sette piani di progressiva materializzazione, durante i quali si è formata l'umanità, ritornando poi, in ascesa attraverso sette fasi di evoluzione: sthula-sarira (il corpo fisico), linga-sarira (il corpo astrale), prana (il respiro della vita o corpo mentale), kama (il desiderio o corpo intuitivo), manas (la reincarnazione), buddhi (lo spirito universale), e atman (il sé cosmico e divino)

  • Esistenza dei Maestri segreti (mahatma), esseri perfetti dotati di grande saggezza e di potere mistica, che hanno completato il ciclo delle reincarnazioni, e che possono aiutare a raggiungere il massimo livello di evoluzione. La terra è guidata da uno di essi: il Signore del Mondo (o Sanat Kumara), che risiede nella leggendaria Shamballa. Intorno a lui si collocano il Buddha, il Bodhisattva (che si era già incarnato in Krishna e Gesù Cristo, e era in procinto di reincarnarsi una terza volta, da cui le speranze risposte in Krishnamurti) e il Manu, ed altri maestri come i già citati Morya e Koot Hoomi, un non meglio precisato "Veneziano", Serapis Bey, Sant'Hilarion (c. 291-371), Gesù (ma che pare non sia quello storico), il principe Rakoczy (o Conte di Saint Germain).