Elcasaiti (o Elcesaiti o Elkasaiti o Elcesei) (1/2 1°secolo)

La setta giudeo-cristiana degli elcasaiti, a carattere magico-astrologico, sorse intorno all'anno 100 in Giordania e fu fondata da tale Elkesai (alcuni autori propendono per la grafia Elchasaí o Elkessaîoi o Elkesaïtaí) di origine persiana. La grafia di Elcesei, secondo Sant'Agostino, deriva dal nome di un falso profeta, tale Elci, di cui due parenti donne erano venerate come dee.

Gli E. avevano un loro libro sacro, il Libro di Elkesai, che, come mormoni ante-litteram, essi credevano fosse stato consegnato ad Elkesai da un angelo. Questo angelo era alto 154 chilometri e largo 27, si proclamava Figlio di Dio ed era accompagnato da sua sorella (sic!), lo Spirito Santo. Tutto ciò fu riportato da Alcibiade di Apamea (Siria), un elcasaita, che diffuse la setta a Roma, portandovi il libro in questione durante il pontificato di S. Callisto (217-222).

Essi credevano in un Dio creatore e avevano un concetto docetico della persona di Gesù, cioè l'umanità e le sofferenze di Gesù Cristo erano più apparenti che reali. Inoltre essi rifiutavano gli scritti di San Paolo e vaste parti dell'Antico Testamento, praticavano la circoncisione, credevano negli influssi astrali ed erano convinti che il battesimo potesse essere praticato svariate volte come rito purificatore e taumaturgico.

La setta sopravvisse fino alla fine del IV secolo.

Il famoso fondatore del manicheismo, il nobile persiano Mani fu probabilmente in gioventù un elcasaita.