Eresie minori citate dai Padri della Chiesa (II-IV secolo)

Si riassumono qui di seguito alcune eresie minori, citate da Padri della Chiesa, come San Filastrio di Brescia (ca. 330-387) nel Diversarum hereseon liber, Epifanio vescovo di Salamina o di Cipro (315-403) nel Panarion, Eusebio vescovo di Cesarea (ca. 260-ca. 340) nell'Historia Ecclesiastica e, infine, Sant'Agostino (353-430) nel De haeresibus (da cui l'elenco è tratto):

  • Patriziani: setta dualista fondata da un certo Patrizio, che, secondo Filastrio, detestava la carne come prodotta dal diavolo. Essi arrivavano quindi al punto di darsi la morte nel desiderio di liberarsi dalla carne.

  • Asciti: i seguaci portavano un otre (in greco askòs), a significare che essi stessi erano come nuovi otri, ricolmi di nuovo vino (Agostino ed Epifanio).

  • Coluziani: il loro capo Coluto, secondo Filastrio, insegnava che Dio non faceva il male, contrariamente al passo del libro di Isaia "Io sono l'Iddio che crea la luce e forma le tenebre, che fa la pace e crea il male: si, sono io che faccio tutte queste cose " (Isaia 45,7).

  • Floriniani: seguaci di Florino (ma, secondo alcuni studiosi moderni, questo personaggio non è mai esistito), uno gnostico valentiniano vissuto nel II secolo, che Sant'Ireneo (secondo Eusebio) aveva inutilmente cercato di convertire. Egli insegnava che Dio aveva creato il male, contrariamente ai coluziani.

  • Coloro che credevano nell'immutabilità della terra, anche dopo la resurrezione dei morti (Filastrio ed Agostino).

  • Coloro i quali deambulavano sempre a piedi nudi, ad imitazione di Mosè e Isaia (Filastrio ed Agostino).

  • Retorio: eretico che avrebbe affermato che tutti gli eretici erano sulla retta via (Filastrio ed Agostino).

  • Setta che credeva in un Dio triforme, formato da tre pezzi, cioè da una parte dal Padre, una parte dal Figlio e una parte dallo Spirito Santo (Filastrio ed Agostino). Ricorda il triteismo di Filipono di Cesarea.

  • Coloro i quali credevano all'eterna coesistenza di Dio e dell'acqua (Filastrio ed Agostino).

  • Coloro i quali credevano che il corpo, e non l'anima, fosse l'immagine di Dio (Filastrio ed Agostino).

  • Coloro i quali credevano che ci fossero innumerevoli mondi (Filastrio ed Agostino).

  • Coloro i quali credevano in una forma di metempsicosi, poiché pensavano che le anime dei dannati si trasformavano in figure di animali o in demoni (Filastrio ed Agostino).

  • Setta che credeva che, dopo la discesa di Cristo agli Inferi, gli increduli abbiano creduto in lui e siano stati quindi liberati (Filastrio ed Agostino).

  • Setta che credeva nella nascita di Cristo insieme con il tempo (Filastrio ed Agostino).

  • Arabici: secondo Eusebio, setta del II secolo, sviluppatasi intorno a Damasco, che non credeva nell'immortalità dell'anima. Furono confutati da Origene (Eusebio e Agostino).

  • Paterniani: essi credevano che la parte inferiore del corpo fosse stata creata dal diavolo, e quindi potevano peccare senza problemi (Agostino).