Giacomo Baradeo (ca. 490- 578)

Baradeo, vescovo siriano monofisita, nacque a Tella nel 490 ca.: il suo cognome o meglio soprannome derivò dalla latinizzazione Baradæus del nome Burde'ana, da barda'than, la coperta per cavallo, che B. portava abitualmente per coprirsi. Egli iniziò la sua carriera religiosa come monaco nel monastero di Pesìltâ e fu discepolo di Severo di Antiochia.

Alla metà del VI secolo, il monofisismo era sul punto di sparire: Severo era stato deposto nel 518 ed era morto nel 538 ed i due imperatori Giustino I (518-527) e Giustiniano (527-565) avevano perseguitato sistematicamente il monofisismo. B., l'eroe del monofisismo siriano, fu nominato vescovo d'Edessa nel 542 da parte dal vescovo monofisita Teodosio d'Alessandria, con la protezione dell'imperatrice Teodora, moglie di Giustiniano. Immediatamente, come già precedentemente il vescovo di Tella, Bar Qursos, B. si mise ad ordinare quanti più sacerdoti e diaconi monofisiti possibili (si parla di 100.000) e perfino 27 vescovi, nonostante fu attivamente, ma inutilmente, ricercato dai soldati dell'imperatore, per 30 anni in tutto il Medio Oriente, dall'Egitto alla Mesopotamia, per essere arrestato.

I prelati, da lui ordinati, crearono la struttura portante della Chiesa Nazionale Siriana o Chiesa Siriana Occidentale, di cui Baradeo fu il vero fondatore, in onore del quale essa fu chiamata Chiesa Giacobita.

B. morì nel 578.