Jorisz (Joriszoon), Jan (in seguito Joris, David) (1501-1556)

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Jan Jorisz

 

Jan Jorisz, pittore anabattista, nacque nel 1501 nelle Fiandre, probabilmente a Gherit o a Bruges. Il padre era Georgius Joris, un negoziante e attore dilettante e la madre Marytje de Gorter proveniva da una buona famiglia di Delft. Egli sviluppò, da giovane, una notevole capacità artistica di dipingere su vetro e dal 1522 viaggiò per decorare le vetrate delle chiese in Olanda.

Nel 1524 J. sposò a Delft Dirckgen Willems e si convertì al luteranesimo, assumendo ben presto una posizione molto radicale che manifestò mediante feroci pezzi di prosa e poesie contro la Messa e il Papa. Il giorno dell'Ascensione 1528, inoltre, J. fece pubblico oltraggio contro il Sacramento, portato in processione, e fu per questo esposto alla gogna e successivamente bandito per tre anni da Delft. In seguito J. si avvicinò all'anabattismo e fu ribattezzato dall'alfiere dell'anabattismo moderato Obbe Philips (1500-1568) nel Settembre 1534: in quella occasione egli decise di abbandonare il proprio nome originario per assumere quello biblico profetico di David. Negli anni successivi J. entrò in rapporti epistolari e di amicizia con Jan Laski, Menno Simonsz e Melchior Hofmann, ma si dissociò sempre dalla violenza fanatica degli anabattisti di Münster.

Nel 1537 la madre, convertita nel frattempo all'anabattismo, soffrì il martirio e J. aumentò gradualmente il tono millenaristico della propria predica: come Hofmann, anche J. aveva diviso la storia della Chiesa in tre ere: l'antico testamento con il profeta re Davide, il nuovo testamento con le rivelazioni di Gesù Cristo, discendente della famiglia di Davide, e l'era dello Spirito, di cui egli, rinominato per l'appunto David, riteneva di essere il "terzo" profeta.

Nell'Aprile 1544 si trasferì a Basilea, che egli considerava la nuova Gerusalemme, con la famiglia e alcuni dei suoi seguaci. Nella città svizzera J. si nascose sotto lo pseudonimo di Jan van Brugge (Jan de Bruges), e, pur mantenendo la fitta corrispondenza con i suoi seguaci, denominati daviditi o davidisti, in Olanda e Frisia, nulla trapelò se non ben tre anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1556.

Nel 1559, infatti, quando l'identità anabattista del signor "Jan van Brugge" fu scoperto, le autorità cittadine disposero che la salma e gli scritti fossero bruciati sul rogo.