Loisy, Alfred Firmin (1857-1940)

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Alfred Firmin Loisy

Il teologo e biblista francese Alfred Loisy nacque il 28 febbraio 1857 ad Ambrières-les-Vallées (nel dipartimento della Mayenne, nella regione della Marna) da una famiglia di contadini. Dopo aver studiato al collegio di St. Dizier, L. espresse il desiderio di diventare sacerdote cattolico ed entrò, quindi, al seminario di Chalons-sur-Marne nel 1874, dove, tra le altre materie, approfondì lo studio del greco antico e dell’ebraico. In seguito, si trasferì agli Institutes Catholiques di Parigi nel 1878, e qui poté studiare con il noto storico della Chiesa, monsignor Louis Marie Olivier Duchesne.

Nel 1879 L. fu ordinato sacerdote, svolgendo la sua missione in zone rurali fino al 1881, anno in cui rientrò agli Institutes Catholiques per diventare professore di ebraico (e successivamente di Sacre Scritture) alla facoltà di teologia.
Egli occupò questo ruolo per 12 anni, vale a dire fino al 1893, ma le sue idee sull’attribuzione storica ad alcuni fatti della vita di Gesù, e la teoria sullo sviluppo delle dottrine religiose portarono alla sua rimozione dall’incarico, nonostante una difesa delle sue idee da parte del rettore Maurice Le Sage d'Hauteroche d'Hulst (1841-1896). L’episodio generò inoltre la reazione del Papa Leone XIII (1878-1903), che emanò - il 18 novembre dello stesso anno - la bolla Provedentissimus Deus, fissando alcune rigorose direttive per l’esegesi biblica.

L. divenne poi cappellano di una scuola femminile a Neuilly (dal 1894 al 1899) e nel 1900 gli fu offerto il posto di professore all’Ecole des hautes Etudes (Scuola di alti studi) all’università della Sorbona, a Parigi, mentre, nello stesso periodo, iniziò a scrivere il suo più famoso lavoro L'Evangile et l'Eglise (Il Vangelo e la Chiesa), in risposta all'interpretazione del Cristianesimo che il famoso biblista protestante Adolf von Harnack aveva dato nelle sue lezioni presso l'Università di Berlino nel periodo 1899-1900 [pubblicate nel 1900 con il titolo Das Wesen des Christentums (L’essenza del Cristianesimo)]. Secondo Harnack, una critica rigorosamente storica poteva finalmente setacciare il “chicco senza tempo” della Cristianità dalle sue “bucce”, formatesi nelle varie epoche.

Nel volumetto pubblicato nel 1902, L. dichiarò di aver voluto "una riforma essenziale dell’esegesi biblica, di tutta la teologia e perfino del cattolicesimo in genere". L'orizzonte che egli dischiudeva era quello della trasformazione del Cristianesimo in una nebulosa "religione dell'umanità".
Ben presto, il libro di L. [al quale sarebbero seguiti nel 1903 Le IV Évangile (Il quarto vangelo) (in cui venne contestata la valenza storica del vangelo di Giovanni), Autour d’un petit livre (Autore di un libretto) (criticato nello stesso ambiente modernista, ad esempio da parte di Marie-Joseph Lagrange e Joseph Turmel) e Le Discours sur la Montagne (Il discorso della Montagna)] richiamò l’attenzione delle alte sfere della Chiesa cattolica, come l’arcivescovo di Parigi, il cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne (arcivescovo: 1886-1908), che rifiutò l’imprimatur, ed il teologo gesuita Louis Billot (1846-1931), che, nel suo volume De inspiratione Sacrae Scripturae (1903), confutò non solo L., ma contestò gli scritti, ispirati alla metodologia di quest’ultimo, dei confratelli gesuiti Franz-Xavier Funk (1840-1907) Franz von Hummelauer (1841-1914) e Ferdinand Prat (1857-1938).

Nonostante che nel periodo 1904-1907 diversi uomini di Chiesa ed intellettuali [come il vescovo di Albi, Eudoxe Irénée Mignot (1842-1918), Friedrich von Hügel, Maurice Blondel e Lucien Laberthonnière] prendessero le sue difese, dopo un intenso scambio di missive con Roma, L. si dimise dal suo incarico alla Sorbona “per rappacificare gli animi” e si ritirò dalla scena pubblica per scrivere.

Tuttavia, fu ugualmente lanciata una decisa campagna anti-modernista da parte del Papa Pio X (1903-1914), il quale pubblicò, il 3 luglio 1907, il decreto Lamentabili Sane, una condanna di 65 proposizioni eretiche del modernismo, che mirava principalmente alle idee di L. Nella successiva enciclica Pascendi dominici gregis del 8 settembre 1907, Pio X rincarò la dose, definendo il modernismo come sintesi di tutte le eresie.
La pubblicazione nel gennaio 1908 di Les Évangiles synoptiques (I vangeli sinottici) e di Simples Reflexions sur le decret Lamentabili et sur l'encyclique Pascendi (Semplici riflessioni sul decreto Lamentabili e sull’enciclica Pascendi) precipitò gli eventi, e il 7 marzo 1908, L. fu ufficialmente scomunicato: dodici giorni dopo il testo apparve nella rivista teologica francese L'Ami Du Clergé con un commento.

Ciononostante, nel 1909 L. fu nominato professore di Storia della Religione nel Collège de France, posto che mantenne fino al 1932, quando si ritirò dalla carriera universitaria.
L. morì a Ceffonds il primo giugno 1940.