Martineau, James (1805-1900) e Free Christians

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Fotografia di James Martineau

(dal sito www.uua.org)

I primi anni

Il filosofo e teologo inglese James Martineau, settimo figlio del mercante e fabbricante di seta Thomas Martineau (m. 1826) e di Elizabeth Rankin, nacque il 21 aprile 1805 a Norwich, nella contea inglese del Norfolk. La sua famiglia discendeva dal medico ugonotto francese Gaston Martineau, che si era stabilito nel Norfolk alla fine del XVII secolo. Si segnala, inoltre, che James era il fratello minore della scrittrice, giornalista e riformatrice sociale unitariana Harriet Martineau (1802-1876).

Dapprima M. studiò alla scuola secondaria di Norwich, ma in seguito fu mandato a Bristol presso l'accademia privata del ministro di culto unitariano Lant Carpenter (1780-1840), dove studiò nel periodo 1819-21.

Manchester College

L'istruzione proseguì con un apprendistato presso l'ingegnere civile Samuel Fox di Derby, ma il desiderio di impegnarsi di più nelle questioni religiose lo convinse, nel 1822, ad entrare nel Manchester College di York, fondato nel 1786 da presbiteriani inglesi e uno dei pochi collegi universitari che permettevano un'istruzione superiore ai cosiddetti dissenzienti religiosi [o non conformisti, in quanto non si erano conformati alla Uniformity Act (1662), che obbligava all'uso del Libro delle Preghiere della Chiesa Anglicana], a cui era negato l'accesso ad Oxford e a Cambridge. Nel Manchester College M. rimase fino al 1827 e fu fortemente influenzato dal pensiero del preside unitariano, il reverendo Charles Wellbeloved (1769-1858).

Nel 1827 M. lasciò il College per insegnare nella scuola di Lant Carpenter per un anno, dopo del quale fu chiamato come pastore aggiunto all'Eustace Street Chapel a Dublino, in Irlanda, e qui sposò nel 1828 Helen Higginson (m. 1877), figlia (manco a dirlo!) di un altro ministro unitariano, Edward Higginson, e da lei ebbe otto figli, sei dei quali sopravvissero alla maggiore età. Nel 1832, pur diventando pastore titolare a Dublino, decise di dare le dimissioni nella convinzione che fosse ingiusto accettare l'appannaggio statale per i ministri di culto, cui aveva diritto, poiché questo era ottenuto dalle tasse pagate da fedeli, soprattutto cattolici, che credevano in una dottrina ben diversa dalla sua.

M. accettò quindi di trasferirsi alla Paradise Street Chapel di Liverpool, dove fu ministro di culto per ben 25 anni (dal 1832 al 1857). Qui egli pubblicò nel 1836 il suo primo libro Rationale of Religious Enquiry (La razionalità della ricerca religiosa), che gli permise di diventare uno dei pensatori unitariani di maggiore spicco. Nel 1840 M. fu nominato professore di Filosofia mentale e morale ed Economia politica alla Manchester College, che era stata trasferita da York alla sua città d'origine, per l'appunto Manchester, salvo poi, nel 1853, traslocare a Londra.

M. a Londra

M. dovette quindi fare il pendolare tra Liverpool e Londra fino al 1857, anno in cui rinunciò all'attività religiosa a Liverpool per trasferirsi definitivamente a Londra.

Nel frattempo, nel 1848-49, egli aveva compiuto un importante viaggio di studio in Germania, conoscendo il filosofo Friedrich Adolf Trendelenburg (1802-1872) ed il teologo e scrittore David Friedrich Strauss, autore della Vita di Gesù. Questi incontri fecero cambiare le convinzioni religiose di M. verso una fase di trascendentalismo, un idealismo in pratica anti-materialista, anti-naturalista ed anti-utilitarista.

A Londra, oltre che insegnare alla Manchester College (dove fu docente, ed in seguito rettore, fino al 1885), M. fu anche (dal 1859 al 1872) pastore unitariano alla Little Portland Street Chapel, dove fra i suoi fedeli si potevano notare la teorica del femminismo Frances Power Cobbe (1822-1904), il geologo Sir Charles Lyell (1797-1875) ed il famoso scrittore Charles Dickens (1812-1870).

Fondazione della Free Christian Union

Tuttavia M. riteneva che l'unitarismo fosse un dogma e che fosse un errore chiamare una chiesa con questo nome ed esortò quindi gli unitariani a adoperare il termine di Free Christian Church (Chiesa Libera Cristiana), permettendo quindi ad altri fedeli dissidenti (e non) di entrare a far parte di quest'organizzazione. Diverse chiese britanniche seguirono questo consiglio e M., nel 1868, fece un passo ancora più avanti, formando la Free Christian Union (Unione Libera Cristiana), un'associazione di fedeli non necessariamente unitariani e comunque tolleranti nei confronti degli altri cristiani, ma l'audace progetto non ebbe seguito e si concluse nel 1870.

Durante la sua vita attiva, M. contribuì alla produzione di una vasta raccolta di sermoni, salmi, inni sacri e preghiere per la Chiesa Unitariana, ma solo quando si ritirò in pensione furono pubblicati i suoi principali lavori di teologia, come Types of Ethical Theory (tipi di teoria etica) del 1885, A study of Religion (Uno studio di religione) del 1888, e Seat of Authority in Religion (La sede dell'autorità nella religione) del 1890.

Egli fece inoltre parte della Metaphysical Society (Società Metafisica), un sodalizio formatosi nel 1869 per permettere un costruttivo dibattito tra gli esponenti del mondo della scienza e quello della religione. Qui M. divenne grande amico del poeta Lord Alfred Tennyson (1809-1883), ma fu comunque intimo con molti altri esponenti della vita culturale, politica e religiosa del periodo vittoriano in Gran Bretagna, come, ad esempio, il primo ministro William Gladstone (1809-1898), il filosofo ed economista John Stuart Mill (1806-1873), il vescovo scismatico di Natal (in Sudafrica) John William Colenso (1814-1883), il biologo agnostico Thomas Henry Huxley (1825-1895), il filosofo e teorico dell'etica Henry Sidgwick (1838-1900), l'arcivescovo di Westminster Henry Edward Manning (1809-1892), uno dei leader del Movimento di Oxford.

M. morì a Londra l'11 gennaio 1900, alla veneranda età di quasi 95 anni.

Il pensiero

Il pensiero filosofico di M. è ovviamente stato influenzato dal suo forte impegno religioso. La fede, per M., era un fine, e non un mezzo e l'unica sua utilità pratica era di aprire l'anima all'ispirazione divina, mentre la coscienza - vera voce interna di Dio - era l'autorità ultima.

Per quanto concernono gli obblighi morali dell'Uomo, essi per M. non sono arbitrari, ma espressione del volere di Dio ed insiti nella struttura dell'universo e nella storia dell'umanità, quindi non possono essere inventati, ma solo riscoperti.