Simeone (Tito) (m. 690) (pauliciano)

Simeone fu l'ufficiale imperiale, che, nel 682 ca., su ordine dell'imperatore Costantino IV Pogonato (668-685), arrestò il capo e probabile fondatore della setta dei pauliciani, Costantino (Silvano) di Manamali. S. fece lapidare a morte Costantino, davanti ai suoi stessi discepoli e dandone l'incarico ad uno di loro, un tale Giusto.

Colpito dalla determinazione degli aderenti alla setta, S. diventò lui stesso un pauliciano, prendendo il nome di Tito (tutti i pauliciani avevano soprannomi, che ricordavano compagni o amici di San Paolo).

Nel 690, l'imperatore Giustiniano II Rinotmeta (685-711) organizzò una campagna militare per reprimere questa setta e in quell'occasione S. ed altri pauliciani furono catturati e bruciati sul rogo.