Vilatte, Joseph-René (1854-1929), vescovo "vagante"

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Un'immagine giovanile di Joseph-René Vilatte

 

I primi anni

Il vescovo "vagante" Joseph-René Vilatte nacque il 24 gennaio 1854 a Parigi dal macellaio Joseph René Vilatte e dalla moglie Marie Antoinette Chaurin, una famiglia originaria della regione di Maine (nel nordovest della Francia) e aderente alla Petite Église, una piccola chiesa cattolica indipendente.

Dopo la morte della madre nel 1857, il piccolo V. fu allevato dai nonni ad Angers, e successivamente messo dal padre in un orfanotrofio a Parigi, gestito dai Fratelli delle Scuole Cristiane (o Lasalliani), che lo fecero ribattezzare e cresimare nel 1867. All'età di sedici anni, V. fu arruolato nell'esercito e partecipò alla guerra franco-tedesca del 1870, ma avendo assistito agli orrori della Comune di Parigi (10.000, o forse 20.000, persone vi furono sommariamente giustiziate), egli decise di trascorrere diversi anni della sua vita all'estero, per non essere obbligato a prestare un ulteriore periodo di servizio militare in patria.

Per questo motivo, si recò in Canada e in Belgio, dal quale ritornò definitivamente in Canada nel 1876, e qui studiò per tre anni al seminario di Ville Saint-Laurent, vicino a Montréal. In questo periodo, egli fu influenzato dalle idee di Charles Chiniquy (1809-1899), ex prete cattolico (scomunicato nel 1858) e riformatore ecumenico (aveva fondato la Società franco-canadese missionaria interdenominazionale), che lo convinse ad abbandonare la Chiesa cattolica.

V. lasciò quindi il seminario e, sotto l'egida della Società franco-canadese, si mise ad insegnare per conto della Chiesa presbiteriana canadese e presso l'Istituto metodista francese, in seguito s'iscrisse all'università presbiteriana McGill, dove completò i suoi studi teologici. Attraverso Chiniquy, V. conobbe anche l'ex carmelitano scalzo Père Hyacinthe (Charles Loyson) (1827-1912), che aveva lasciato la Chiesa cattolica nel 1871 e fondato la Chiesa Gallicana (una chiesa vecchio-cattolica francese).

V. nel Wisconsin

Sempre su consiglio di Chiniquy, nel 1883 V. si recò a Green Bay, 180 chilometri a nord di Milwaukee, nel Wisconsin, per recare supporto religioso, come pastore laico presbiteriano indipendente, ai circa 30.000 immigrati protestanti di lingua francese (principalmente cacciatori di pellicce e le loro famiglie). Qui, inoltre, riuscì a convertire una quarantina di nuclei familiari ex cattolici al presbiterianesimo. Questo fatto e la conoscenza della situazione religiosa della zona gli permisero di comprendere come ci fossero circa 8.000 tra belgi e francesi, ex cattolici separati dalla Chiesa di Roma, che potevano far parte di una futura "Chiesa cattolica pura e primitiva", secondo i principi della Chiesa vecchio-cattolica. A riguardo, V. si mise in contatto con il vescovo episcopale di Fond du Lac (sempre nel Wisconsin), John Henry Hobart Brown (1831-1888), che era ansioso di allacciare rapporti con le chiese vecchio-cattoliche europee.

Tornò comoda, allora, l'amicizia con Loyson, attraverso il quale V. conobbe il vescovo vecchio-cattolico svizzero Eduard Herzog (1841-1924): dopo un esame - passato senza problemi - di teologia cattolica, V. fu ordinato prete della Chiesa vecchio-cattolica il 7 giugno 1885, mentre un simile ordinamento, proposto dalla Chiesa episcopale protestante, fu rifiutato da V., che dubitava della validità della successione apostolica (un chiodo fisso per lui, si vedrà in seguito) e questo diniego produsse il deterioramento dei rapporti cordiali con gli anglicani americani.

Ritornato nel Wisconsin, V. per tre anni poté lavorare tranquillo, e, assieme a Marcel Pelletier e a Jean-Baptiste Gauthier (1853-1922), fondò la Society of the Precious Blood (Società del Prezioso Sangue), che incorporò diversi preti anglicani e la locale congregazione cattolica indipendente belga, fino a raggiungere circa 1.000 fedeli.

Tuttavia i rapporti con gli episcopali americani, come sopra detto, si guastarono rapidamente, soprattutto dopo l'elezione del nuovo vescovo episcopale di Fond du Lac, Charles C. Grafton (1830-1912) (successore di Hobart Brown). Questi si rese conto che la comunità di V., che dipendeva finanziariamente proprio dalla diocesi di Fond du Lac, agiva in maniera molto autonoma, e cercò quindi di rimuovere V. dalla sua posizione. La contrapposizione tra i due divenne un casus belli tra la Chiesa episcopale americana e la Chiesa vecchio-cattolica in Olanda, che ordinò a V. di tagliare qualsiasi rapporto con gli episcopali e la diocesi di Fond du Lac. Fu perfino ipotizzato la possibilità di consacrare V. vescovo vetero-cattolico, tuttavia, dopo il congresso dei vecchio-cattolici, tenuto a Colonia nel settembre 1890, i vescovi europei decisero che non fosse opportuno fare, in quel momento, questo passo, che oltretutto avrebbe dato a V. il potere di essere l'unico rappresentante in Stati Uniti della Chiesa. Sempre più isolato, V. cercò allora un contatto con il vescovo Vladimir (vescovo: 1888-1891) della diocesi russa ortodossa dell'Alaska e delle isole Aleutine, ma anche la risposta temporeggiatrice degli ortodossi fu deludente.

Nel frattempo, il 13 aprile 1891, Grafton sospese dalle sue funzioni V., che dichiarò di non riconoscerne più l'autorità, ma, nonostante un successivo documento di solidarietà da parte degli ortodossi, era sempre più chiaro che egli soffriva per l'isolamento e la mancanza di riconoscimento ufficiale della sua attività.

V. eletto vescovo

Il 7 luglio 1889, come atto di solidarietà, V. era stato eletto vescovo dall'assemblea della Società del Prezioso Sangue, ma egli continuava a desiderare che questa consacrazione avvenisse nel rispetto della successione apostolica. Fu allora che, attraverso padre Bernard Harding, un ex missionario cattolico in Ceylon (oggi Sri Lanka) prima di aderire alla Società, V. entrò in contatto con l'arcivescovo della Chiesa siriana ortodossa Antonio Francisco Xavier Alvarez (Mar Julius I, da non confondere con l'omonimo titolo di un altro vescovo vagante, Jules Ferrette) (1837-1923), che, dopo il parere positivo del suo superiore, il patriarca di Antiochia Mar Ignatius Petrus III (IV) (arcivescovo: 1872-1894), il 29 maggio 1892 in Colombo (Sri Lanka), consacrò V. vescovo: egli assunse il nome di Mar Timotheos.

Questa consacrazione fu ovviamente contestata da Grafton (che avrebbe continuato, per tutta la sua vita, a perseguitare V. con accuse e insinuazioni, spesso prive di fondamento) e da molti studiosi moderni, che la considerano totalmente priva di valore legale. Oltretutto è stato messo in discussione il fatto che la consacrazione di nuovi vescovi sia stata celebrata da parte di V. da solo, senza l'ausilio, cioè, di altri vescovi, e ciò era contrario alle leggi canoniche e ha in seguito provocato la scomunica da parte della Chiesa Siriana Ortodossa.

Comunque, forte del suo nuovo titolo, V. poté quindi rientrare in Stati Uniti e dare un nuovo impulso alla sua società, ordinando diversi preti e aprendo nuove parrocchie, ma in capo a due anni, la sua organizzazione incominciò a soffrire per la penuria di finanziamenti, dopo il blocco attuato da Grafton. V. pensò allora di riconciliarsi con la Chiesa cattolica, tuttavia le trattative con Roma che continuarono per quattro anni (1894-1898) non condussero ad un accordo finale.

La consacrazione dei vescovi

Egli decise quindi di cambiare interlocutore, prendendo contatto, già dal 1894 con i vecchi-cattolici polacchi in America, di cui consacrò vescovo Stefan Kaminski, pastore della chiesa del Sacro Rosario, a Buffalo (nello stato di New York) nel 1898. Nel 1899-1900 V. viaggiò in Europa: in Italia, a parte un secondo tentativo, fallito, di aprire le trattative con la Chiesa cattolica, il 13 maggio 1900 V. consacrò vescovo vecchio-cattolico Paolo Miraglia-Gullotti (1857-1918), che in seguito si sarebbe trasferito in USA per collaborare con V. Questi era a capo di un movimento cattolico indipendente di Piacenza e sarebbe diventato il futuro fondatore della Chiesa Nazionale Episcopale Italiana. La reazione cattolica non si fece attendere: sia V. che Miraglia-Gullotti furono scomunicati il 13 giugno dello stesso anno.

In tutto V., oltre ad aver ordinato un elevato numero di preti, durante la sua carriera ha consacrato almeno sei vescovi:

  • Il polacco Stefan Kaminski nel 1898

  • L'italiano Paolo Miraglia-Gullotti nel 1900

  • L'inglese Henry Marsh-Edwards nel 1903

  • L'inglese Henry Bernard Ventham nel 1903

  • L'inglese John Frederick Ebenezer Lloyd nel 1915

  • L'afro-americano, originario di Antigua, George Alexander McGuire nel 1921

Molti di loro hanno poi dato origine a nuove consacrazioni o a fondazioni di nuove chiese [per esempio l'African Orthodox Church (AOC) (Chiesa africana ortodossa), una formazione religiosa con 40.000 fedeli di colore, fondata da McGuire]. Da parte sua, V. nel 1915 fondò a Chicago l'American Catholic Church Council (ACCC) (Concilio della Chiesa Cattolica Americana), di cui scrisse la dichiarazione di fede.

La morte

In un sinodo a Chicago nel 1920 V. annunciò il suo ritiro e la nomina di Lloyd come suo successore in qualità di primate e metropolita dell'ACCC. Nel 1922, egli andò a vivere in Francia, dove nel 1925 si riconciliò finalmente con la Chiesa cattolica, entrando poi nell'abbazia cistercense di normale osservanza a Port Colbert, vicino a Versailles. A Port Colbert V. morì, per un attacco di cuore, il primo luglio 1929 e fu sepolto nel cimitero di Versailles con tutti gli onori dovuto ad un vescovo.