Penry, John (1559-1593)

Il congregazionalista John Penry nacque nel 1559 nella regione gallese del Breconshire.

Il Galles in quel periodo era una zona molto depressa anche dal punto di vista religioso: era per esempio molto carente di buoni predicatori, il cui numero, secondo un'inchiesta avviata dal vescovo Meyrick di Bangor nel 1560, era perfino inferiore a quello delle concubine mantenute dal clero locale! Inoltre, benché la traduzione della Bibbia in gallese fosse stata già pronta nel 1563, si dovette attendere fino al 1588 che qualcuno si desse la briga di darla alle stampe e distribuirla.

P., che aveva studiato sia a Cambridge (collegio Peterhouse) che ad Oxford (collegio St. Alban's Hall), fu fortemente critico nei confronti delle responsabilità della Chiesa Anglicana per questa penosa situazione in Galles e nel 1587 scrisse Aequity of a humble supplication (giustizia di un'umile supplica), dove richiedeva l'aumento della presenza di predicatori di lingua gallese in Galles, il ritorno in patria di quelli che si erano trasferiti in Inghilterra, l'impiego di predicatori laici, la fine dell'assenteismo clericale. Tuttavia l'arcivescovo di Canterbury, John Whitgift (ca. 1530-1604), uomo notoriamente non molto democratico, lo fece mettere sotto accusa e imprigionare per un mese: il risultato fu che P. uscì da prigione più anti-episcopale che mai.

Nel 1588-89 circolarono in Inghilterra dei trattati satirici (Marprelate Tracts), dal contenuto violento e spesso scurrile, che mettevano alla berlina l'episcopato inglese e Whitgift, come suo capo supremo, soprannominato "Papa meschino" (petty pope). Erano di chiara ispirazione puritana e l'autore si era nascosto sotto lo pseudonimo di Martin Marprelate, ma molti indizi facevano pensare che l'ideatore fosse proprio P., tant'è che quando fu arrestato lo stampatore dei trattati John Hodgkins, P. pensò bene nel 1589 di riparare in Scozia.

Così come Robert Browne nel 1584, anche P. non si convertì al presbiterianesimo scozzese, anzi tornato in Inghilterra, a Londra, nel settembre 1592, entrò a far parte di una congregazione di separatisti o indipendenti, il cui pastore era Francis Johnson (1562-1618), un puritano presbiteriano convertito al congregazionalismo da Henry Barrow e John Greenwood, mentre quest'ultimi erano in prigione. Purtroppo per P. e Johnson, essi non poterono rimanere liberi per molto: in dicembre 1592 Johnson e in marzo 1593 P. furono arrestati, ma mentre Johnson se la cavò con quattro anni di galera, P., identificato dal vendicativo Whitgift come uno dei responsabili dei Marprelate Tracts, fu condannato a morte e impiccato il 29 maggio 1593.