Tanchelmo di Brabante (o d'Anversa) (m. ca. 1115)

Tanchelmo, originario dei Paesi Bassi, era probabilmente un notabile della corte di Roberto II, conte di Fiandra nel 1109 ca. Dopo la morte del suo protettore, T. intraprese la carriera del predicatore errante (non autorizzato) come molti suoi simili, per esempio Pietro di Bruis o Enrico di Losanna, con i qual pare T. non abbia mai avuto contatti.

Nella Fiandra e nel Seeland e lungo il Reno, ed in particolare nelle città di Lovanio, Utrecht, Bruges e Anversa, egli predicò il rifiuto dei sacramenti, soprattutto se dispensati da un prete corrotto e incoraggiò la popolazione fiamminga a non pagare le decime. Questa posizione fu rinforzata dallo sconcerto creato ad Anversa, dove T. stava predicando, dallo scandalo di un noto parroco corrotto e concubino con una propria nipote.

Per bilanciare gli attacchi di T., gli scrittori cattolici dell'epoca lo denigrarono, descrivendolo come corrotto e circondato di belle donne e di essersi comportato come un re con tanto di corona e guardia del corpo fanatica o di essersi nominato angelo del Signore. Si raccontò che la popolazione d'Anversa, convinta della sua santità, facesse le carte false per poter bere l'acqua dove egli aveva fatto un bagno (sic!), dotata di non si sa quale potere taumaturgico.

Nel 1112 egli fu catturato dai soldati dell'arcivescovo di Colonia sotto l'accusa di manicheismo, ma riuscì a fuggire, per poi essere assassinato nel 1115 da un prete cattolico, che temeva per la crescente popolarità che il movimento di T. stava acquisendo. Questa popolarità, tuttavia, non resse al confronto di una contro-azione da parte del vescovo di Magdeburgo, San Norberto (1080-1134), che, con il suo esempio rigoroso e santo, ricondusse in poco tempo i seguaci di T., popolari in Olanda e Germania fino al 1125, all'ortodossia.