Ballou, Hosea (1771-1852)

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Hosea Ballou

(dal sito www.uua.org)

L'universalista americano Hosea Ballou nacque il 30 aprile 1771 a Richmond, nel New Hampshire, undicesimo figlio del pastore calvinista battista Maturin Ballou e di sua moglie Lydia. La famiglia di B. era talmente povera che il padre, che faceva il contadino per sbarcare il lunario, non aveva i mezzi né per mandare i figli a scuola né per acquistare carta e penna per insegnare loro a leggere e scrivere. Si racconta che B. stesso imparò i primi rudimenti della scrittura tracciando le lettere con un pezzo di carbone su di una corteccia di betulla! Solo per un breve periodo egli poté studiare presso una scuola locale organizzata dai quaccheri.

All'età di 18 anni, nel 1789 egli fu battezzato ed entrò quindi a far parte della chiesa paterna, tuttavia ben presto iniziò a farsi delle domande sul concetto di salvezza e dannazione dopo la morte, che la propria fede non era in grado di dare una risposta per lui soddisfacente. Si mise quindi a partecipare alle prediche del pastore universalista Caleb Rich (1750-1821), alle cui dottrine B., assieme al fratello maggiore David, si convertì.

Nel 1790 egli frequentò per un semestre la Chesterfield Academy e questo fu l'unico periodo di istruzione superiore che poté ricevere. Dal 1791 B. diventò un predicatore itinerante nella zona compresa tra il Vermont e il Massachusetts occidentale, ma fece anche il maestro di scuola per arrotondare le sue misere entrate.

Alla convenzione universalista di Oxford, nel Massachusetts, del 1794 B. fu ordinato, durante una cerimonia pubblica, de facto ministro di culto da parte di Elhanan Winchester, sebbene l'investitura ufficiale lo ottenne solo nel 1803.

Nel 1794 B. si sposò con Ruth Washburn, da cui ebbe 13 figli (di cui 9 sopravvissero), e divenne pastore di una congregazione a Dana, nel Massachusetts, oltre a servire come ministro di culto per altre cinque congregazioni sparse nella zona. L'anno successivo egli accettò l'invito di John Murray di sostituirlo nelle prediche per la società universalista di Boston. Tuttavia qui si notò la tendenza di B. verso una concezione unitariana dell'universalismo, che Murray non approvò.

Nel 1802 B. si trasferì con la famiglia a Barnard, nel Vermont, dove diventò pastore della locale società universalista, oltre che aiutare quelle vicine di Woodstock, Hartland, Bethel e Bridgewater. Nel Vermont le condizioni di maggiore tolleranza gli permisero inoltre di scrivere la sua opera principale A Treatise on Atonement (Un trattato sull'espiazione), pubblicata nel 1805. In questo testo, B. fece un grande uso della ragione nell'interpretare le Sacre Scritture e contestò il dogma ufficiale che la morte di Gesù Cristo fosse stata concepita per acquietare un Dio furioso. Per B. Dio è un Essere d'Eterno Amore, che cerca la felicità dei suoi figli umani, i quali devono riconciliarsi con Lui, attraverso una vita virtuosa e facendo buone opere.

Nel 1807 B. accettò il posto di pastore presso la società universalista di Portsmouth, nel New Hampshire, dove però in seguito si alienò i favori degli influenti costruttori navali locali, quando prese una netta posizione a favore dell'embargo dichiarato dal presidente americano James Madison (1809-1817) nell'ambito della guerra anglo-americana del 1812. Decise quindi di trasferirsi a Salem, nel Massachusetts nel 1815, rimanendovi per due anni.

Infine il 1 gennaio 1818 accettò il posto di pastore alla neonata seconda Chiesa Universalista di Boston, dove rimase per ben 34 anni, fino alla sua morte avvenuta il 7 giugno 1852. Per la verità gli era stato offerto qualche tempo prima un posto a Boston, ma non aveva accettato per rispetto nei confronti di John Murray, che giaceva in uno stato di grave debilitazione fisica, a causa di una paralisi che lo aveva colpito nel 1809.

A Boston B. si diede alle attività editoriali, pubblicando dal 1819 un settimanale, The Universalist Magazine (chiamato poi The Trumpet), della cui redazione fece parte anche il nipote Hosea Ballou junior (1796-1861). A questo seguì The Universalist Expositor (poi denominato The Universalist Quaterly Review).

La sua vasta attività letteraria comprende circa 10.000 sermoni, inni, dibattiti teologici, uno dei più importanti fu quello sulla punizione dopo la morte: presso gli universalisti era radicata la convinzione che c'era un periodo di eventuale punizione limitato nel tempo dopo la morte, dopo il quale le anime entravano in paradiso. B. fu ancora più radicale, affermando che gli uomini erano premiati o puniti per il loro comportamento già in questa vita e che in ogni modo dopo la morte essi erano trasformati dalla potenza dell'amore di Dio. E' evidente quindi che B. era contro la teoria della restaurazione, vale a dire della riconciliazione con Dio dopo la morte, propugnata da Winchester, ma questa presa di posizione, denominata ultra universalista in opposizione a quella dei restaurazionisti, provocò polemiche e scissioni interne al movimento universalista negli anni '20 e '30 del XIX secolo.

L'apporto di B. è stato molto importante per la dottrina universalista: fu, infatti, il più influente dei predicatori della seconda generazione e ha contribuito a spazzare via ogni traccia di calvinismo, dando al movimento un netto orientamento unitariano.