Budny, Symon (1533-ca.1584)

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Symon Budny

 

Symon Budny, nato nel 1533 da una famiglia di religione ortodossa vicino a Zabludnae, in Bielorussia (oggi Belarus, ma allora parte del regno polacco-lituano), studiò e si laureò all'università di Cracovia. Filosofo umanista e uomo dotato di vasta cultura, B. parlava fluentemente svariate lingue, tra cui il bielorusso, polacco, ceco, italiano, latino, greco ed ebraico.

Dopo aver completato gli studi, nel 1562 B. fu chiamato ad occupare il posto di pastore calvinista a Kleck (in Bielorussia) dal duca Nicola Radzivil, detto il Nero (1515-1565), gran ciambellano della corte del re Sigismondo II Iagellone, detto Augusto (1548-1572) e sostenitore del calvinismo. Qui nel 1562 B. diede alle stampe il suo Cathehesis (Catechismo), il primo del genere scritto in bielorusso e con evidenti aspetti polemici contro la religione ortodossa e contro i suoi preti, colpevoli di non saper spiegare le idee cristiane ai fedeli, abilità che egli riconobbe sempre ai rabbini ebrei.

Nel 1572 B., cambiando lingua, B. pubblicò in polacco una traduzione della Bibbia poiché non riteneva che le versioni circolanti fossero state preparate in accordo ai testi originari.

Poco dopo, però, B. abbandonò la fede calvinista per accostarsi alle idee antitrinitariane, che presentò nel suo libro O opravdanii greshnogo cheloveka pred Bogom (Della giustificazione dei peccatori davanti a Dio). Inoltre, non avendo apprezzato le correzioni apposte, ma non autorizzate da lui, nel testo della sua Bibbia del 1572, B. pubblicò nel 1574 una traduzione solo del Nuovo Testamento, evitando riferimento alla Trinità secondo il suo nuovo credo religioso. Questi atti gli costarono la condanna e la revoca del posto come pastore da parte del sinodo calvinista e il brusco congedo da parte del suo protettore Radzivil.

A quel punto, senza appoggi ed in una condizione economica disperata, B. lasciò Kleck per recarsi nei territori del potente magnate o atarost (proprietario terriero) della Samogizia (regione occidentale della Lituania), Jan Stanislawowicz Kiszka (1579-1589), protettore di pensatori antitrinitariani, come Petrus Gonesius. Nei territori di Kiszka, B. fece un proselitismo molto diffuso.

Per B., caposcuola di una delle quattro correnti antitrinitariane polacche (gli altri erano Stanislao Farnowski o Farnovius, (m.1615), Martin Czechowic e Grzegorz Pawel) credeva che Cristo fosse stato un uomo come tutti gli altri ed che fosse idolatria adorarlo. A causa di questo e nonostante il suo vasto seguito in Lituania, B. fu scomunicato sia dai cattolici sia dai calvinisti.

B. morì nel 1584 ca.