Ranters (XVII secolo)

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Una vignetta satirica dell'epoca sui ranters

 

I Ranters (dall'inglese to rant: parlare in modo ampolloso) erano una setta radicale protestante inglese, che fiorì nel biennio 1649-50, all'indomani dell'arresto ed esecuzione capitale del re Carlo I d'Inghilterra (1625-1649).

I R. rappresentarono un caso estremo di antinomismo, cioè della convinzione dell'inutilità della legge morale. Essi, infatti, pensavano di essere all'inizio dell'era dello Spirito Santo, profetizzata dall'abate cistercense Gioacchino da Fiore, dove gli uomini sarebbero stati direttamente ispirati da Dio e dove quindi le organizzazioni religiose e le Sacre Scritture sarebbero state superflue.

L'estremismo, espresso dai R., sfociò nel panteismo mistico (Dio è in ogni cosa) simile a quello del XII secolo di Amaury di Béne, e nel noto concetto antinomiano Siccome Dio è in ogni uomo, egli non può peccare, un'idea non del tutto originale in quanto già espressa da diverse sette religiose, come ad esempio i Fratelli del Libero Spirito  o il movimento della Libera Intelligenza del XIII secolo. Venivano respinte tutte le forme esteriori di religione, perfino la Bibbia: siccome tutto veniva da Dio, tutto poteva essere usato in comune da parte di tutti, un concetto non molto dissimile da quello di altri gruppi come i familisti o i quaccheri. Il comportamento dei R. fu molto scandaloso e privo di valori morali: essi si distinsero per bestemmia, adulterio, eccesso di tabacco e alcool, incesto, e furono spesso accusati di orge e fornicazioni.

I due rappresentanti più significativi del movimento R., ambedue imprigionati per i loro scritti, furono Laurence Clarkson (1615-1667), che si convertì successivamente al muggletonianismo, e Abiezer Coppe (1619-1672). Questi loro scritti scatenarono la reazione del Parlamento inglese, che nel maggio 1650, promulgò la Adultery Act (legge contro l'adulterio) e, nell'agosto dello stesso anno, la Blasfemy Act (legge contro la blasfemia) proprio contro il fenomeno R. I sei mesi di carcere duro, previsto da queste leggi, arginarono il fenomeno, che, dopo il 1654, declinò rapidamente fino quasi a scomparire dopo la restaurazione nel 1660.