Lindsey, Theophilus (1723-1808) e unitarismo inglese dal XVIII secolo

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Theophilus Lindsey

 

L'unitarianismo inglese prima di Lindsey

Il principale esponente del primo unitarianismo inglese fu il preside del liceo di Gloucester, John Biddle, che pubblicò, nel 1647, il primo trattato dell'unitarismo inglese, Twelve arguments against the Deity of the Holy Spirit (dodici ragioni contro la divinità dello Spirito Santo), ma già dal 1645 era stato incarcerato per le sue idee religiose: Biddle avrebbe trascorso 17 anni della sua vita tra carcere e confino.

Dopo Biddle, ci furono vari altri pionieri dell'unitarianismo inglese, tra i quali si possono annoverare Thomas Emlyn (1663-1741), che fondò nel 1705 a Londra una congregazione unitariana, il teologo neo-ariano Samuel Clarke, autore nel 1712 del trattato The Scriptural Doctrine of the Trinity (la dottrina delle Scritture sulla Trinità) ed il chimico e teologo Joseph Priestley (1733-1804), che, dopo la distruzione del suo laboratorio e della sua casa da parte di un gruppo di teppisti a Birmingham nel 1791 (vedi sotto), prese la decisione qualche anno dopo (nel 1794) di emigrare in America, dove fondò una chiesa unitariana in Pennsylvania.

Tuttavia il personaggio più importante per l'unitarismo in Inghilterra fu il fondatore della prima chiesa unitariana di Londra e amico di Priestley, Theophilus Lindsey.

La vita

Theophilus Lindsey nacque a Middlewich, nella contea inglese del Chesire, il 20 giugno 1723. Dopo gli studi a Leeds, L. s'iscrisse all'università di Cambridge, entrando nel St. John's College, dove ottenne il baccalaureato nel 1744 e la laurea in arti liberali nel 1748. Nello stesso collegio egli svolse l'attività di professore aggiunto dal 1747 al 1755.

In seguito L., che si era sposato il 29 settembre 1760 con Hannah Elsworth, svolse varie attività: dapprima cappellano di famiglia del Duca di Somerset, poi tutore del futuro Duca di Northumberland, Hugh Percy (1742-1817), ed infine vicario della parrocchia di Catterick, nella contea inglese dello Yorkshire del nord. Tuttavia la crescente fede nell'unicità di Dio e la negazione del dogma della Trinità, oltre all'amicizia con Priestley fecero sì che nel 1773 L. abbandonasse la sua parrocchia per trasferirsi a Londra ed aprire in Essex Street la prima cappella unitariana londinese, dove egli faceva uso di una versione unitariana del Book of Common Prayer (il libro delle preghiere), il testo base della liturgia anglicana. Questa chiesa attrasse molti aderenti d'alto profilo come il secondogenito del re e futuro Duca di York Frederick Augustus von Hannover (duca: 1784-1827), il Duca di Grafton, Augustus Henry Fitzroy (1735-1811), e diversi membri del parlamento, ma rimase un fenomeno d'elite, non avendo una sufficiente attrattiva per fare presa sulle masse, come invece lo avevano le chiese evangeliste.

In quegli anni gli unitariani (denominati da alcuni autori come dissenzienti razionali) e le diverse sette dissenzienti inglesi (presbiteriani, congregazionalisti, battisti generali, battisti particolari, etc.) furono messi alla prova dalle due leggi, la Test Act (del 1673) e la Corporation Act (del 1661), che obbligavano tutti coloro che occupavano incarichi ufficiali di ricevere con regolarità la Comunione secondo il rito della Chiesa Anglicana.

Queste leggi erano ovviamente sgradite alle sette dissenzienti che tentarono più volte, ma inutilmente, di usare la propria influenza per farle abolire. In realtà esse erano quasi riuscite ad influenzare in tal senso le lobby politiche, a loro favorevoli, quando la situazione precipitò con lo scoppio, nel 1789, della Rivoluzione Francese e con la presa della Bastiglia.

Il naturale collegamento, infatti, tra la Chiesa Anglicana e lo spirito patriottico antifrancese e antirivoluzionario non favorirono di sicuro certe sette, come gli unitariani, che oltretutto provocarono gli animi, a Birmingham il 14 luglio 1791, con l'organizzazione di una cena commemorativa del secondo anniversario della presa della Bastiglia: gruppi di teppisti fanatici, protetti dai magistrati locali, diedero la caccia agli unitariani in città, saccheggiando e bruciando i loro punti di incontro ed in particolare la casa ed il laboratorio di Joseph Priestley.

Il momento politico sfavorevole coincise con la crisi del movimento unitariano inglese: Priestley emigrò definitivamente in Pennsylvania nel 1794, un altro capo storico, Richard Price (1723-1791), era nel frattempo morto, un collegio a Hackney (un quartiere settentrionale di Londra) per la formazione di nuovi ministri di culto dissenziente razionale venne chiuso nel 1796 per mancanza di fondi.

L. morì nella sua casa di Essex Street a Londra il 3 novembre 1808.

Il movimento dopo la morte di Lindsey

Il gruppo unitariano, relativamente piccolo, sopravvisse lo stesso al momento sfavorevole e nel 1825 fu fondata la British and Foreign Unitarian Association, che dovette lottare contro le leggi britanniche che proibivano agli unitariani di accettare lasciti donati dai puritani, possibilità che sarà permessa loro soltanto nel 1844 mediante un'apposita legge.

Nel 1840 avvenne una grave scissione nel movimento: i "cristiani liberi" di James Martineau, convinti in una fede più intuitiva e meno "razionale", si separarono fino al 1928, anno in cui le due anime dell'unitarismo inglese si rifusero nella attuale General Assembly of Unitarian and Free Christian Churches (sito: http://www.unitarian.org.uk/).

Infine va segnalato che tuttora la casa editrice del movimento unitariano inglese si denomina Lindsey Press, proprio in onore dell'ex vicario di Catterick.