Illuminati (Alumbrados) (XVI secolo)

Per illuminati s'intendono entusiasti religiosi, anche molto diversi tra loro, che affermano di comunicare ad un più alto livello spirituale, in pratica direttamente con Dio. Questo termine è ricorso almeno cinque volte nella storia del pensiero umano con riferimento a:

  • Il gruppo spagnolo degli Alumbrados, di cui qui si tratta.

  • I Rosacroce (XVII secolo).

  • Un movimento francese, presente nel sud del paese dal 1722, affine a quello dei profeti francesi ugonotti.

  • Una società segreta pseudo-massonica, d'ispirazione utopistica e rivoluzionaria, fondata nel 1778 dall'ex gesuita e professore di diritto canonico all'università di Ingolstadt, Adam Weishaupt. La setta ebbe un notevole successo all'epoca (vi aderì anche Goethe), ma fu sciolta, sotto l'accusa di ordire un complotto eversivo, per ordine del governo bavarese nel 1785.

  • Un altro nome degli aderenti alla corrente mistica massonica dei martinisti, fondata dal nobile Louis Claude de Saint Martin (1743-1803) come variante di una precedente società massonica, istituita da Jacques de la Case Martinez de Pasqually (1727-1774), le cui idee vanno sotto il nome di martinesismo.

Gli Alumbrados

Intorno al 1492, si manifestò in Spagna un gruppo spontaneo, di probabile origine gnostica, denominato degli Alumbrados (illuminati in spagnolo), che, secondo alcuni autori, si era formato da non meglio precisate influenze provenienti dall'Italia. Secondo una leggenda, il gruppo era stato formato, all'inizio del XIV secolo, da templari in fuga dalle persecuzioni del re francese Filippo il Bello (1285-1314).

Il movimento era formato da uomini, ma soprattutto da donne, che mostravano la loro "illuminazione dello Spirito Santo" mediante fenomeni di trance, estasi, visioni mistiche e levitazioni ed era intriso di un forte antinomismo: le leggi del Cristianesimo non erano più valide per chi aveva ottenuto il perfetto stato di grazia attraverso le illuminazioni.

Un movimento quindi molto pericoloso sorto nel momento sbagliato in un paese, la Spagna, ancora alla ricerca di una sua stabilità nazionale, dopo la conquista del regno di Granada nel 1492. Infatti la successiva espulsione o conversione forzata degli arabi e la vasta popolazione ebrea, sempre accusata di pratiche cripto-giudaiche, anche dopo la sua conversione al Cristianesimo, anche essa obbligata, pena l'esilio, creavano uno stato permanente di tensioni ed allarmismi esagerati nei confronti di qualsiasi fenomeno eterodosso.

Il primo leader riconosciuto del gruppo fu una donna di Salamanca, nota come La Beata de Piedrahita, la quale affermava di colloquiare direttamente con Dio e la Madonna, e per questo nel 1511 fu messo sotto inchiesta da parte dell'Inquisizione spagnola, ma non fu condannata, pare, grazie alle protezioni in alto loco.

Anche i futuri santi Giovanni d'Avila (1500-1569) e Ignazio da Loyola (ca. 1491-1556), quest'ultimo durante i suoi studi nel 1527 all'università di Salamanca, furono ammoniti per le loro simpatie verso gli a.

Il caso più noto fu quello del 1529 a Toledo, dove un gruppo di aderenti, con a capo una tale Isabel de la Cruz, fu condannato alla fustigazione e alla prigione ed in seguito molte persone in Spagna, soprattutto a Cordoba, furono giustiziate con l'accusa (spesso generica) di essere degli aderenti al movimento. Per esempio, nel 1546 fu processata a Cordoba una suora dell'ordine delle Povere Clarisse, di nome Magdalena de la Cruz, che se la cavò dall'accusa d'eresia con una solenne e pubblica abiura.

Un altro predicatore a. fu Pedro Ruiz de Alcaraz, che esponendo le sue dottrine ad Escalona, nel palazzo del marchese di Villena, influenzò in maniera decisiva il pensiero di un giovane Juan de Valdés. Tuttavia, nonostante l'azione spietata dell'Inquisizione, il movimento non fu totalmente estirpato e, in seguito, alcune sue idee confluirono nel pensiero quietista sviluppato nel 1675 da Miguel de Molinos.

Il movimento ebbe anche un'effimera vita in Francia, soprattutto dal 1623 in Piccardia, dove si fuse nel 1634 con il gruppo dei Guérinets del curato di Saint-George de Roye, Pierce Guérin, ma l'avventura terminò con la soppressione ordinata nel 1635.